Nota del Cartello Sociale di Agrigento su l’Istituto Fermi

Condividi

E’ un brutto segnale che si lancia alla società quando non si riconosce il diritto di studenti e lavoratori ad avere strutture scolastiche adeguate. Per ben otto anni, nonostante tante voci di protesta, non si è riusciti a trasferire l’Istituto Fermi dalla zona industriale in città. Poi si trova la soluzione se cambia la motivazione, cioè un’azienda protesta a difesa del legittimo interesse che viene meno per la presenza della scuola.

Si! È un brutto segnale che non si diano risposte ai cittadini mentre si trovano per le aziende che anche noi abbiamo difeso e continuiamo a difendere. Apprendiamo dalla stampa l\’annuncio del commissario Sanzo che nella prossima stagione Istituto IPIA Fermi sarà trasferito nei locali del Foderà al Quadrivio Spinasanta, buona notizia. Ci sono voluti otto anni e alcune proteste ma alla fine sembra si possa trasferire
dalla zona industriale un importante Istituto in città. Resta l\’amarezza nel constatare che non sono bastati 8 anni per riconoscere il diritto dei lavoratori e dei ragazzi che frequentano il Fermi per dare loro una sistemazione fuori dalla zona industriale con tutti i problemi che questo ha causato. Constatiamo che è bastata la pressione legittima di un\’azienda che si è vista negare l’autorizzazione per l\’ampliamento della propria attività per trovare la soluzione; meglio tardi che mai.

Era il 14 ottobre del 2021 quando il Commissario di allora incontrando le OO.SS. \”ha assicurato l’impegno dell’Ente per svolgere in maniera più celere l’iter per bandire le gare e ripristinare le strutture scolastiche chiuse dal 2014”. Ci chiediamo e chiediamo al Commissario del libero Consorzio di Agrigento a che punto è l’iter per il recupero della struttura di C.da Calcarelle; dove intenda allocare tutte le classi che attualmente sono ospitati nella struttura del Foderà, non vorremmo infatti che a farne le spese siano questi ragazzi e vengano sballottati in qualche appartamento adibito ad uso civile come succede ancora oggi per un istituto in via Cimarra. A tal proposito chiediamo ancora al dottor Sanzo cosa intende fare per dare dignità ai ragazzi e ai lavoratori che sono dentro questa scuola di Via Cimarra in appartamenti privati. Informiamo il dottore Sanzo che attualmente esiste una circolare datata 27/09/2022 del dirigente scolastico che “ vieta l’accesso dell’ingresso principale del Plesso, lo svolgimento dell’attività di educazione fisica e lo svolgimento della ricreazione ( in un secondo momento ripristinata la ricreazione ma in classe per mancanza di spazi). Solo un paio di mesi fa avevamo chiesto notizia al dottore Sanzo sulla vicenda Fermi, Politi Foderà sulla quale ha mantenuto il massimo riserbo, avevamo anche chiesto perché non rispondesse ad una lettera di un comitato dei genitori dei ragazzi “infilati” in queste stanze e di quelle allocati in via provvisoria al Foderà, anche a loro non ha dato risposta.

Adesso, finalmente si ha qualche notizia grazie alla stampa. E’ ovvio che se non si trovano soluzioni degne di una edilizia scolastica per questi ragazzi costretti a stare in stanze ad uso civile in appartamento senza spazi adatti per le attività ricreative e lo svolgimento di attività di educazione fisica saremo a fianco dei genitori e dei ragazzi per difendere i loro diritti.

Notizie correlate

Leave a Comment