L\’inaspettato show ha scatenato un putiferio: a partire dai fioristi di Sanremo, che si sono sentiti pugnalati al cuore, per proseguire con l\’opinione pubblica. \”Ora ti calmi e sistemiamo, se vuoi dopo puoi tornare a cantare\”, era stata la risposta di Amadeus. Alla fine Blanco non ha più cantato, ma dietro quel \”colpo di testa\” è nato un caso nazionale. E accanto alla sua immagine, Blanco mentre sferra calci all\’impazzata facendo volare rossi petali ovunque, è la foto di Gianni Morandi \’armato\’ di scopa e buon senso a fare il giro dei social. L\’obiettivo della Procura è di chiarire come sono andati i fatti. Perché Blanco, che poi si è scusato con un poetico post – \”Cadono fiori, Ariston/ Si spezzano fiori, Ariston/ Cala il sipario, Ariston/ Ti ho messo in lacrime/ come la mia mamma, Ariston /Mi hai visto fragile come un bimbo (…)\” – avrebbe dovuto rotolarsi tra le rose, proprio come nel video della canzone, e non farne polpette.
\”Non era una gag preparata – ha spiegato Amadeus -. Blanco è consapevole di aver fatto qualcosa che non avrebbe dovuto. Non ha chiesto di essere capito ma di essere perdonato\”. In attesa di chiarire la vicenda, e che la Rai spieghi quali fossero gli accordi, il suo nome è stato iscritto nel registro degli indagati. All\’indomani dell\’accaduto, il Codacons aveva formalizzato un esposto nei confronti dell\’artista. \”Blanco sarà chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento – riportava una nota dell\’associazione -. Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l\’aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati\”. Ed ha poi aggiunto: \”Oltre all\’aspetto penale la distruzione operata da Blanco ha prodotto un evidente danno economico ai cittadini: la scenografia dell\’Ariston è infatti pagata dagli utenti italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, e il danneggiamento a vasi e fiori ha determinato uno spreco di soldi pubblici che ora l\’artista dovrà risarcire\”.
(Ansa)