I Carabinieri del Ros hanno arrestato, per l’ipotesi di reato di associazione mafiosa, la sorella del boss Matteo Messina Denaro, Rosalia, 68 anni. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Palermo. La donna avrebbe aiutato per anni il fratello a sottrarsi alla cattura e avrebbe gestito per suo conto la “cassa” della “famiglia” e la rete di trasmissione dei “pizzini”, consentendo così al capomafia di mantenere i rapporti con i suoi uomini durante la latitanza. Lo scorso 6 dicembre i Carabinieri del Ros sono stati impegnati a piazzare delle microspie a casa di Rosalia Messina Denaro a Castelvetrano, dove dimora da sola, in via Alberto Mario. E hanno scoperto un “pizzino” all’interno della gamba di una sedia in alluminio. Si tratta di un appunto contenete dati sulle condizioni di salute di Messina Denaro. Da tali indizi si è giunti ad Andrea Bonafede, alter ego del boss, il paziente affetto da tumore. Matteo Messina Denaro ha sempre raccomandato di bruciare i pizzini dopo averli letti. La disobbedienza della sorella Rosalia, intesa Rosetta, è stata determinante nelle indagini. Il nome in codice della donna nei pizzini è stato “Fragolone”.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)