L’approssimarsi delle vacanze pasquali rilancia il nodo ancora irrisolto del caro – voli da e verso la Sicilia. Gli interventi di Schifani e dell’amministratore di Ita, Lazzerini.
L’approssimarsi delle vacanze pasquali rilancia il nodo ancora irrisolto del caro – voli da e verso la Sicilia. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha scritto una lettera all’amministratore delegato di Ita, Federico Lazzerini, e non ha ritenuto risolutive le risposte su una promessa particolare attenzione che sarà riservata intorno al periodo pasquale e non solo, con la predisposizione, ad esempio, del progetto “Sicilia Vola” per alcune categorie di viaggiatori. E il governatore commenta: “Le risposte fornite da Ita sul caro-voli, a seguito della mia lettera, sono soltanto in parte soddisfacenti e questa battaglia, che abbiamo intrapreso a tutela dei siciliani, andrà avanti fino a quando la situazione non sarà definitivamente risolta”. E poi aggiunge: “Da una compagnia interamente a capitale pubblico, di volta in volta ricapitalizzata con denaro dei cittadini anche siciliani, ci saremmo aspettati una strategia meno vessatoria nei loro confronti, e non esclusivamente legata alle regole di mercato, considerato, peraltro, il rilevante numero di biglietti aerei che Ita emette sulle rotte da e per Palermo e Catania con tariffe economicamente insostenibili, soprattutto in occasione delle festività. Ritengo, però, che l’utenza non si possa confinare ad alcune categorie di persone che possano usufruire del progetto “Sicilia Vola”, lasciando fuori altre fasce di utenti, nonché i tantissimi turisti che desiderano arrivare in Sicilia, regione italiana tra le più visitate e in cima ai desideri di tanti viaggiatori, i quali non possono affrontare costi aerei che rendono impossibile un viaggio o una vacanza. Pertanto, a mio giudizio, sarebbero auspicabili ulteriori provvedimenti che abbiano effetti tariffari sostenibili”. E conclude: “Si assiste già, in prossimità della Pasqua, ad una ridotta disponibilità di biglietti aerei nei voli operati, e ad un incremento vertiginoso delle tariffe. In attesa dell’esito dell’esposto all’Antitrust, bisogna adottare, fin da subito, politiche commerciali tendenti alla riduzione del costo dei biglietti aerei e ad un incremento della frequenza dei voli, attraverso il quale potrebbero anche essere compensate le riduzioni delle tariffe, cercando in questo modo di coniugare il legittimo interesse economico e l’altrettanto legittimo interesse dei cittadini”. Ed ancora in riferimento all’esposto contro il presunto “cartello”, ovvero l’accordo sotto traccia tra le compagnie per attenuare la concorrenza e mantenere elevati e più redditizi i costi dei biglietti, lo stesso amministratore di Ita, Lazzerini, ha appena replicato: “Non è stato fatto nessun cartello in assoluto. Peraltro è stato presentato un esposto all’Antitrust e alla Guardia di finanza. Stanno facendo i loro rilievi e vedremo quali saranno le risultanze. Siamo a disposizione di tutte le autorità per trovare il modo migliore per dare il giusto bilanciamento di connettività della Sicilia”.
Giuliana Miccichè