Si incrinano i rapporti tra Palermo e Roma nel merito del futuro fotovoltaico in Sicilia. Gli interventi incrociati del presidente Schifani e del ministro Adolfo Urso.
La Sicilia, baciata dal sole e al centro del Mediterraneo, è candidata ad essere un hub energetico per rifornire di energia pulita l’Italia e non solo. Esistono centinaia di progetti per rivestire migliaia di ettari con pannelli solari fotovoltaici. Si tratta in maggior parte di terreni enormi che molti agricoltori hanno già venduto a società multinazionali. Ebbene, il presidente della Regione, Renato Schifani, ha appena annunciato la sospensione delle autorizzazioni per il fotovoltaico. E ha affermato: “Ho deciso a breve di sospendere il rilascio delle autorizzazioni per il fotovoltaico. Dobbiamo valutare l’utile d’impresa con l’utile sociale e col danno ambientale. Poi questa attività porta lavoro? L’energia rimane in Sicilia? No. La Sicilia paga un prezzo non dovuto per una risorsa che abbiamo. Il danno e la beffa. E allora intendo discutere col governo. C’è un decreto legislativo che prevede che sul fotovoltaico non possano essere imposte delle royalty, però già questi impianti danno il 3% di energia ai Comuni come risarcimento del danno ambientale. Mi chiedo perchè non debba essere riconosciuta una quota anche alla Regione siciliana. Dobbiamo trovare una soluzione che consenta al governo regionale di chiedere a chi intende insediare gli impianti fotovoltaici energia, non soldi, per avere una bolletta più attenuata grazie a ciò che si produce nella regione. La Sicilia paga un danno ambientale dovuto agli impianti” – ha concluso il presidente. Tanto è bastato per sollevare di scatto dalla sedia il ministro delle Imprese e del Made in Italy (ex Attività produttive), Adolfo Urso, che replica: “A Schifani dico che i pannelli solari sono una grande scommessa soprattutto delle regioni meridionali per realizzare energia rinnovabile. E per la Sicilia sono un’occasione irrinunciabile anche perché creano occupazione. Stiamo realizzando il più grande stabilimento di pannelli solari d’Europa, ad opera di una grande azienda come Enel. A Catania l’Etna valley sta diventando un polo tecnologico avanzato in Europa per la produzione di pannelli solari. Inoltre è la maggioranza del governo siciliano ad aver votato per aumentare la produzione di energia dal fotovoltaico a 300 megawatt all’anno nel 2026, dagli attuali 92”. E poi Urso accorcia le distanze: “Sono amico del governatore Schifani, con cui stiamo realizzando numerosi progetti di politica industriale. Tra l’altro ho avviato con lui un tavolo su Termini Imerese: dopo 12 anni in cui un sito industriale era diventato una cattedrale nel deserto, o meglio un deserto industriale, riaprono le procedure per assegnare l’area alle imprese che ci hanno presentato i progetti per tornare a essere parte di un importante parco industriale e logistico”.
Giuliana Miccichè