di Dorotea Rizzo
A Palermo, partecipando a molte collettive d’arte, mi sono resa conto che nella nostra Sicilia ci sono sempre più artisti di talento che decidono di esporre le loro opere anche fuori dalla loro terra d’origine, non solo per fare conoscere la loro arte, ma anche la cultura, le tradizioni, la storia della nostra isola, portando con sé personalmente le loro tele, i disegni e tutte le opere destinate alle mostre . Molto spesso, in Italia, le stesse opere vengono poi premiate, attirando un forte interesse e una grande affluenza di pubblico.
E’ il caso di un’artista palermitana, l’architetto Rosa Anna Argento che, dal 2 al 16 Aprile, a Firenze , la città in cui è stata già più volte premiata per alcune delle sue opere, realizza una sua personale dal titolo \”Frammenti del Reale\” presso lo spazio messo a disposizione da \”Edizione Setteponti\”, in Via Della Conce 16. La mostra è curata da Giusy Emiliano, organizzatrice di eventi, critica internazionale che opera con la FAO, sempre in cerca di artisti di talento.
Suo è il testo critico – di cui ne riportiamo buona parte – in cui descrive mirabilmente le caratteristiche della mostra dell’artista, Rosa Anna Argento, e due delle opere già precedentemente premiate a Firenze e incluse nella mostra :
\”In mostra si rincorrono racconti epici e tratti letterari, che trovano una nuova dimensione in un viaggio dal sapore epico – contemporaneo. Questi lavori trasportano fisicamente il visitatore nei miti e nelle leggende che li corredano. Un modo alternativo di raccontare la letteratura, la storia antica grazie, ad un linguaggio attuale poetico e trasversale al tempo stesso. Un inedito percorso nel quale i due lavori che hanno vinto nel 2019 e nel 2020 il premio internazionale d’arte Giglio Blu dialogano con altri lavori dell’artista palermitana, declinando la sua raffinata ricerca.
La tela vincitrice nel 2019 dal titolo \”Stupor Mundi\” esprime una visione socratica interpretativa di un aspetto filosofico del nostro contemporaneo, attraverso il trattato di retorica “De Vulgari Eloquentia \”di Dante Alighieri.
Dante analizza e declama le produzioni poetiche della corte di Federico II attribuendo alla lingua siciliana un posto d’onore. Rosa Anna cristallizza questo tassello letterario attraverso una grande attenzione e cura per evidenziare un orgoglio identitario di appartenenza e naturale tutela di un tangibile patrimonio culturale.
L ’artista per esprimere il suo lavoro utilizza una tela rovesciata dalle grandi dimensioni e il gesto artistico ne testimonia un ribaltamento interpretativo; la trama inusuale permette al fruitore di entrare, immediatamente nell’opera tridimensionale apprezzando le decorazioni musive della Cappella Palatina, e un aspetto onirico dato dalle immagini lievemente sfocate.
La mostra prosegue con il premio internazionale d’arte Giglio Blu, vinto nel 2020, raffigurante la Marchesa Perollo, prima donna al parlamento siciliano nel ‘600. Quest’opera, anch’essa colma di rimandi storici e approfondimenti culturali, affronta nel nostro presente un concetto di forza e resilienza che le donne devono mostrare, dall’ infinto passato, per avvalorare il proprio posto nella società politico – sociale. Rosa Anna Argento parte da un dato storico per restituire un concetto identitario e culturale senza mai tralasciare l’apertura ad un dialogo costruttivo con il suo pubblico, raffinato attento e desideroso di conoscenza senza tralasciare mai il senso dell’Umanità. La stessa umanità che ritroviamo negli sguardi degli animali riportati nei suoi lavori, sperimentando una tecnica che sente esserle vicina: Crumpled Drawing. Un lavoro che nasce dall’ascolto dell’enciclica di Papa Francesco sullo scarto che enuncia: \”Questa cultura dello scarto tende a diventare mentalità comune, che contagia tutti., Questa cultura dello scarto ci ha resi insensibili\”. Rosa Anna Argento dipinge su carte da pacco che vengono stropicciate e nello sguardo comunicativo degli animali, l’artista porta sensazioni legate alla disumanizzazione del nostro quotidiano\”.
In Sicilia, nella sua terra, l’artista ha realizzato numerose personali in prestigiose sedi comunali tra cui: Palazzo delle Aquile -Palermo -, galleria civica del comune di Enna per la settimana federiciana delle culture, aula consiliare L. Livatino (comune di Burgio) e anche presso alcune gallerie e spazi d’arte a Milano, come il catalogo \”the Crumpled Drawuing\” .
Rosa Anna Argento dipinge e confeziona anche abiti che vengono spesso richiesti in esposizione nella sua città di Palermo. La sua \”arte da indossare\” è molto apprezzata. Ha persino realizzato un abito che riproduce la cancellata del famoso \”Teatro Massimo\”. E’ anche un’esperta di restauro e, tuttora, è presidente dell’\”Associazione Faro Convention Citizens of Europe\” nata nel 2021 per la tutela, la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale europeo, attraverso la divulgazione e il sostegno dei concetti fondativi della Convenzione stessa.
Ho intervistato personalmente l’artista durante la sua permanenza a Firenze in questi giorni, chiedendole di donarci un brevissimo commento sulla mostra:
\”La mostra per me è il \”Porto Salvo\” di un lungo e intenso periodo di studio e di ricerca. Non solamente tecnica ma anche e soprattutto storica, poiché solo la memoria del passato può prepararci ad un futuro consapevole. La mia radice cristiana mi ha donato la base per elaborare la storia, ma anche la mia preparazione al restauro, tecnica e teorica, mi ha permesso di attingere al rispetto dei reperti e delle tracce che ci giungono dai tempi lontani. Già questo per me è poesia pura, sentimento che si traduce in amore per tutto ciò che è parte della nostra identità e che ci servirà per salvare il mondo\”.
La mostra secondo me è un vero e proprio gioiello artistico che \”brilla\” sempre di più man mano che ci addentriamo per ammirare ciascuno dei capolavori di un’artista che, come poche, è riuscita a ripercorrere il trascorso storico della città di Palermo, della nostra Sicilia utilizzando una tecnica moderna e innovativa. Ad essere coinvolto non è solo lo sguardo dello spettatore ma tutti gli altri sensi. Una mostra tutta da consigliare, magari durante le vacanze di Pasqua, per chi ha voglia di concedersi un bel regalo made in Sicily.