Innanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, si è svolta un’altra udienza nell’ambito di un’inchiesta antidroga ruotante su Favara e Canicattì intorno ad un presunto fiorente traffico di sostanze stupefacenti, soprattutto eroina, i cui ovuli sarebbero stati finanche ingoiati per sfuggire ai controlli. La Procura della Repubblica di Agrigento, retta da Salvatore Vella, ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio a carico di 21 imputati ai quali si contestano numerosi casi di vendita e cessione della droga tra fine 2017 e inizio 2018. Nel corso delle indagini uno dei presunti pusher è stato sorpreso con 165 grammi di eroina già divisa in 10 “ovuli” capaci di produrre circa mille dosi. Gli spacciatori si sarebbero approvvigionati della merce da Palermo tramite due corrieri extracomunitari. Ebbene, nove imputati hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato:
Emanuele Di Dio, 46 anni di Gela
Lorenzo Di Dio, 32 anni di Agrigento
Domenico Noto, 59 anni di Favara
Salvatore Stagno, 51 anni di Favara
Mohamed Musa, 43 anni originario del Ghana
Daniela Di Franco, 39 anni di Canicattì
Francesco Castronovo, 52 anni di Favara
Sonia Garraffo, 33 anni di Canicattì;
Nicoleta Mihaela Dana Chita, 29 anni, già condannata a 23 anni di reclusione per l’omicidio in concorso di un anziano pensionato, Michelangelo Marchese, 89 anni, a Palma di Montechiaro a fine di rapina.
Poi, Danilo Gianluca Trabucchi, 51 anni di Giarre, ha chiesto di patteggiare. Prossima udienza il 21 giugno.