Ed eccoci qui, ancora una volta a raccontare vicende alquanto discutibili (come se ne mancassero…) che riguardano il Cefpas di Caltanissetta, l’ente di alta formazione sanitaria diretto dal direttore Roberto Sanfilippo, prima nominato, poi cacciato e poi rinominato. Ecco uno dei miracoli della politica siciliana.
A scendere in campo contro uno dei propri figlioli (il Cefpas appartiene all’assessorato alla Sanità siciliana) è la mamma della Salute in Sicilia, l’assessore Giovanna Volo la quale ha tolto un bel contenitore di marmellata, dal valore di 6 milioni di euro) al Centro di Formazione (quale stazione appaltante), revocando un appalto che avrebbe dovuto apportare notevoli migliorie attraverso la digitalizzazione dei servizi per abbattere le antipatiche liste di attesa dei siciliani.
L’assessorato regionale alla Salute aveva stanziato esattamente un anno fa (lo scorso 15 aprile del 2022) i fondi operativi e il management è stato capace (perché ci vuole davvero tanta capacità…) nell’impresa di non fare nulla nonostante le innumerevoli sollecitazioni di “Mamma” Volo e di altri dirigenti regionali per portare a termine il progetto.
L’assessore Volo, di fatto, si è incazzata di brutto e ha dato uno schiaffo al figlio poco prodigo Roberto Sanfilippo, revocando il milionario appalto.
Il Sanfilippo dei miracoli, direbbe qualcuno, l’uomo per tutte le stagioni e per tutte le appartenenze politiche. Da direttore del Centro, Schifani e la Volo gli avevano revocato l’incarico di direttore lo scorso gennaio. Evidentemente qualche motivo ci sarà stato.
Non passano meno di 60 giorni dalla revoca a Sanfilippo che sia Schifani che Mamma Volo si accorgono che forse il direttore poteva rimanere al proprio posto. Cosa fanno? A marzo richiamano in servizio lo stesso Roberto Sanfilippo!!! Qualcuno direbbe “Putenza di lu gibbiuni…”
Insomma, Roberto Sanfilippo, grazie al duetto che rappresenta il nuovo che avanza Schifani-Volo entra a gamba tesa nel contesto di quei miracoli tipicamente siciliani che mai nessuno è riuscito a comprendere. Forse.
In terra di Sicilia i giochi di una politica spesso ipocrita e cannibale, riescono persino a far passare un cammello dalla cruna di un ago e un ippopotamo all’interno di una gabbia per passerotti di primo volo.
L’ennesima dimostrazione che dimostra come le scelte del governo regionale appaiono incomprensibili e non sono indirizzate a logiche di buon andamento e di efficientamento degli enti di sottogoverno, perché qui è tutto polarizzato all’appartenenza al governo del momento e a rapporti quantomeno di solide complicità che non guardano alla meritocrazia e alle capacità. Mamma Volo, ad un certo punto si è incazzata di brutto e, a confermare di quanto abbiamo appena scritto, sulla revoca dei 6 milioni, dichiara: “L’inerzia assoluta dell’ente da un punto di vista amministrativo, nonostante i tanti solleciti da parte dell’Assessorato al Cefpas…”.
Chiediamo alla assessora: Mamma Volo (e Schifani) ma guarda che Sanfilippo lo hai messo tu nel posto apicale del Cefpas e adesso dichiari che è inerme? Anche questo un altro miracolo della politica siciliana. E dire che inizialmente pensavamo tutti davvero che la Volo fosse un viso nuovo, dalle nuove iniziative e che potesse dare un taglio ed un calcio nel sedere al “politichese” del passato. Non immaginava, forse, che nella politica siciliana i miracoli avvengono più che nella lontana Medjugorje.
Di fatto Roberto Sanfilippo si \”accorge\” che esistono contratti pubblicitari di tre mila euro per un giornale e poi \”dimentica\” di nominare un Rup per un progetto di sei milioni di euro. Scherzi della vita!
L’unica speranza è che pensavamo, e ahimè, continuiamo a pensarlo, che la stagione di Musumeci-Razza, capaci di trasformare il Cefpas in una gallina dalle uova d’oro, nonché il postificio di interi casati, possa essere passata e dimenticata.
E’ di difficile interpretazione il fatto che sia la Volo che Schifani, prima hanno storto il naso più volte dopo “promozioni”, “avvisi e meccanismi” che hanno annuvolato l’immagine del Cefpas in maniera gattopardesca, e poi, dopo averlo cacciato via, tornano a far dirigere l’ente ad un direttore “inerme”.
Presidente Schifani , Assessore Volo dite veramente da che parte state, siamo stanchi di parole e di enti gestiti alla “Cicero Pro Domo Suo”, se si vuole cambiare si devono fare scelte consequenziali e nell’interesse dei siciliani con la politica fideistica ma soprattutto con la sanità non si gioca sulla pelle della gente.
N.B. Dopo le minacce ricevute dal Direttore Roberto Sanfilippo, il quale “intimava” questo giornale a non scrivere di Cefpas e dintorni, previo denuncia, noi facciamo finta di non averlo ascoltato e continuiamo brillantemente ad occuparci di Cefpas e dintorni.