“In un momento di così tanta gioia figurati se è il caso di fare polemiche. Però nello stesso tempo è giusto e doveroso da parte mia replicare al presidente dell’Akragas Giuseppe Deni sulla scorta delle dichiarazioni che ha reso nel corso dell’intervista a voi rilasciata”.
Con queste parole il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè intende replicare senza alcuna polemica al patron dell’Akragas Calcio Giuseppe Deni, fresco di vittoria del campionato di serie D. Il sindaco è pacato ma deciso, e mi dice: “Occorre fare chiarezza”. E noi gliela facciamo fare…
Sindaco allora, perché prendete in giro da due anni il patron dell’Akragas Giuseppe Deni?
“Ascolti, Castaldo, noi non prendiamo in giro nessuno né tantomeno Deni, patron dell’Akragas al quale, anzi, faccio i migliori auguri per la prestigiosa vittoria in campionato”.
Ma allora di cosa si lagna Deni?
“Deni non ha motivo di lagnarsi di nulla. Non è assolutamente vero che il Comune o l’Amministrazione ha partecipato “aggratis” come da lei scritto in un articolo di ieri: il Comune, per essere quasi impeccabili e precisi, a conti fatti esce per le spese di gestione dello stadio 20 mila euro al mese, spicciolo più spicciolo meno. E non è ancora arrivata la bolletta del gas che dobbiamo ancora pagare. La luce ci costa 1.660 euro al mese; poi ci sono la gestione e la manutenzione di ogni rottura che avviene all’interno degli spogliatoi. Aggiungo che la società non ha mai pagato un centesimo di affitto”.
Quindi 20 mila euro al mese. Pensavamo, comunque, che queste spese fossero a prescindere a carico del Comune?
“Certo che sono a carico del Comune. E 20 mila euro al mese vi sembrano pochi? Abbiamo assicurato io e l’assessore Ciulla che saremo a fianco della società a partire sin da domani per intraprendere una nuova stagione calcistica quale il campionato di serie D”.
Sindaco, Il presidente dell’Akragas Deni chiede da 2 anni la gestione dello stadio Esseneto, anche perché vorrebbe organizzare eventi di un certo livello che andrebbero ad arricchire il già bellissimo cartellone estivo.
“Ascolti. C’è un bando in fase di ultimazione che serve proprio a far gestire lo stadio a chi presenta le domande. Di questo Deni deve stare tranquillo, deve solo pensare a partecipare. Una cosa è certa: a chiunque verrà affidata la gestione dell’Esseneto la regola da rispettare è lo svolgimento solo ed esclusivamente di eventi sportivi. Del resto, se al Meazza di Milano si terrà un concerto di Vasco Rossi o Zucchero, mica l’organizzano l’Inter o il Milan. Lo organizza il Comune. Così come a Roma, Napoli e cosi via dicendo”.
E qui casca l’asino… (aggiungiamo noi)