Fondi europei, allarme spesa in Sicilia

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Solo un quarto dei progetti finanziabili con i fondi dell’Agenda Europea 2014 – 2020 è prossimo al traguardo. Allarme sulle somme non spese entro il 2023.

“Solo un quarto dei progetti finanziabili con le risorse europee di Agenda urbana 2104-2020 è in dirittura d’arrivo. E vi è un’enorme incertezza sulle somme che non saranno spese entro il prossimo 31 dicembre”. A lanciare l’allarme all’Assemblea Regionale è stato il presidente della Commissione Unione Europea a Sala d’Ercole, Luigi Sunseri, del Movimento 5 Stelle, che ha convocato a palazzo dei Normanni i sindaci delle aree interessate per valutare lo stato attuale della spesa insieme al direttore del Dipartimento generale alla Programmazione regionale, Vincenzo Falgares, e per – afferma Sunseri – “sollecitare un cambio di passo e smuovere la montagna di fondi europei che per l’ennesima volta rischia di partorire il topolino di appena qualche investimento pubblico. Al 24 aprile scorso – spiega il deputato – sulla piattaforma ‘Caronte’ sono stati caricati 157 progetti per una quota ammessa al programma di circa 230 milioni di euro. Ma solo 100 milioni hanno avuto impegni giuridicamente vincolanti, mentre sono stati chiesti a rimborso all’Unione Europea poco più di 24,5 milioni di euro su 9 progetti. Non possiamo – aggiunge Sunseri – che esprimere grande preoccupazione per i ritardi nella spesa dei fondi europei che ci trasciniamo dal governo Musumeci, e per la grave incertezza per le somme che non si riusciranno a spendere entro il 31 dicembre 2023. Ci siamo dati appuntamento per il mese prossimo per capire come si comporterà il governo Schifani, anche in difformità rispetto all’esecutivo Musumeci, per mettere in salvaguardia tutti i progetti che non riusciranno ad esser realizzati entro la fine dell’anno” – conclude. E l’allarme di Sunseri è condiviso e rilanciato dall’Anci, l’Associazione dei Comuni di Sicilia. Il presidente, Paolo Amenta, afferma: “Come abbiamo più volte denunciato nelle sedi competenti, l’attuale sistema istituzionale e di governo del territorio, la carenza di figure professionali all’interno della pubblica amministrazione locale, l’assenza di un’assistenza tecnica dedicata, la mancanza di specifiche risorse finanziarie destinate alla progettazione, il mancato avvio del piano di rafforzamento della capacità istituzionale, e le diffuse carenze nell’adozione dei principali strumenti di programmazione e di pianificazione del territorio non permettono ai Comuni siciliani di utilizzare i finanziamenti europei. Riteniamo pertanto necessaria l’attivazione da parte della Regione Siciliana dell’assistenza tecnica in favore delle coalizioni territoriali anche nell’attuale fase di definizione dell’organizzazione degli Uffici Unici di supporto ai Comuni per la spesa dei fondi, e la costituzione di una Cabina di regia regionale a cui partecipino i diversi rami dell’amministrazione. Adesso è il momento di fare e di agire”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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