di Dorotea Rizzo
Stamane la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein ha deposto una corona d\’alloro davanti alla lapide che, in via Li Muli, a Palermo, ricorda Pio La Torre e il suo autista, Rosario Di Salvo, uccisi dalla mafia 41 anni fa.
Accanto alla Schlein, tra gli altri, c\’erano il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo e il segretario provinciale di Palermo, Rosario Filoramo, il sindaco Lagalla, il figlio dell\’ex segretario, l\’ex ministro Giuseppe Provenzano.
Oggi con il Comune di Palermo – ha detto il vicesindaco nonché parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi – abbiamo ricordato Pio La Torre e Rosario Di Salvo, uccisi dalla mafia. Da politico molto attento al proprio territorio, di cui era un profondo conoscitore, Pio La Torre ha immaginato di tradurre in legge quello che ancora oggi è un caposaldo della legislazione antimafia: la confisca dei beni ai mafiosi. Le cosche, infatti, più del carcere, più della stessa morte, temono la privazione di tutti i proventi delle loro attività criminali. Aggredirne la roba, dunque, si rivelò la brillante intuizione di un parlamentare preparato. A dimostrazione che la lotta alla mafia non è esclusivo appannaggio della magistratura e delle forze dell’ordine ma deve vedere in prima linea anche la politica\”.