Il presidente della Regione, Schifani, elogia l’operato del governo e del ministro Salvini per le infrastrutture in Sicilia: “Un’attenzione senza precedenti”. L’intervento.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha colto l’occasione della presenza in Sicilia in tour elettorale del vice presidente del Consiglio dei ministri, e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, per rilanciare il progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, sotto esame in Parlamento con relativo decreto. E ha ribadito: “Il Ponte è un grande acceleratore per la crescita e lo sviluppo delle infrastrutture in Sicilia. Abbiamo ottenuto, come mai prima, grande attenzione su questi temi da parte del ministro Salvini. Il Ponte sullo Stretto ripropone il tema dell’alta velocità ferroviaria anche nella nostra Isola, tra Palermo e Messina, e il ripristino del corridoio Berlino-Palermo che all’epoca del governo Monti fu cancellato dopo la decisione di non realizzare il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Ho già parlato con il ministro e sono in contatto con i nuovi vertici di Rete Ferrovie Italia, che incontrerò a breve, per verificare se, anche attraverso il governo che collabora come non mai con la Sicilia, questo corridoio tornerà ad essere centrale e reinserito nella programmazione delle opere prioritarie. Il Ponte non rimarrà una cattedrale nel deserto, ma grazie all’impegno di Regione e governo nazionale sarà il volano per assicurare alla nostra Isola collegamenti stradali e ferroviari con standard europei”. Schifani ha sottolineato: “Mai un ministro dei Trasporti, come Salvini, è stato così vicino alla Sicilia già in questi primi mesi di legislatura. L’attenzione di questo governo è senza precedenti. Mi verrebbe di fare una battuta, partendo dalla cittadinanza onoraria: mi verrebbe da proporre il ministro Salvini come cittadino onorario regionale, non soltanto di una città”. E poi il presidente non esita a strigliare l’Anas per i ritardi infrastrutturali in Sicilia, e denuncia: “Il Mezzogiorno nella storia del nostro Paese ha pagato anche un prezzo nella mancata infrastrutturazione. Il problema dei trasporti è un problema tristemente atavico, e a ciò si è aggiunto anche un atteggiamento della vecchia Anas, non dico quella attuale, o di altri enti nazionali, che hanno visto il Mezzogiorno come un elemento che ci si poteva consentire di trascurare”. E poi conclude: “Il nostro progetto è migliorare le infrastrutture della Sicilia. Ed è un impegno che assumiamo con grande responsabilità. La nostra volontà è fare in modo che la Sicilia in questi anni di legislatura nazionale e regionale possa battere un colpo in chiave di crescita economica perché il trasporto è miglioramento della vita di carattere sociale e anche economico, e noi ne abbiamo molto bisogno”.
Giuliana Miccichè