Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, accogliendo quanto richiesto dal Procuratore reggente, Salvatore Vella, ha rinviato a giudizio un imprenditore di 50 anni, Giuseppe Fonti, e sua moglie, Grazia Angela Giordano, 44 anni, imputati di truffa aggravata, evasione fiscale e indebita percezione di erogazioni pubbliche, con un presunto raggiro che avrebbe fruttato poco meno di 4 milioni di euro. Fonti e Giordano, difesi dagli avvocati Giuseppe Barba e Diego Giarratana, hanno già subito un anno addietro un sequestro preventivo di beni per equivalente, ovvero esattamente 3.757.604 euro. Loro sono stati responsabili di un’associazione di volontariato che avrebbe beneficiato illecitamente di ingenti finanziamenti pubblici erogati dall’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, tra il 2012 e il 2016. Si è trattato di convenzioni per l’assistenza ai malati tramite il servizio di trasporto con ambulanze, beneficiando illecitamente dei contributi pubblici destinati, in modo esclusivo, al rimborso delle spese sostenute dai volontari che svolgono servizi assistenziali, senza finalità di lucro e in forma gratuita.
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