Fondi Ue, la scommessa da 1 miliardo

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Spesa fondi europei e scadenza del 31 dicembre. Schifani: “Governo e Assemblea Regionale impegnati per garantire la spesa di tutte le risorse”.

A fronte delle polemiche ricorrenti sulla carenza di progetti e di iniziative di investimento, non solo per utilizzare e spendere i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma anche, e più urgentemente, dei fondi europei, per circa 1 miliardo di euro, a 5 mesi esatti dalla scadenza di spesa del 31 dicembre, il presidente dell’Assemblea Regionale, Gaetano Galvagno, intervenendo in occasione della tradizionale “Cerimonia del ventaglio”, che prelude alle ferie estive, ha rassicurato e ribadito la volontà determinata di impiegare integralmente, e con efficacia, i fondi destinati alla Sicilia. Ed il presidente della Regione, Renato Schifani, adesso, a stretto margine, ha subito rilanciato: “Ringrazio il presidente dell’Ars Galvagno per l’attenzione che ancora una volta ha voluto rivolgere al tema della spesa delle risorse comunitarie. L’obiettivo comune è quello di completare la programmazione da noi ereditata, già in sofferenza al momento del mio insediamento, e mettere in sicurezza, nel poco tempo rimasto, le risorse non impiegate pari a un miliardo di euro, garantendo così la spesa dei fondi europei entro il prossimo 31 dicembre. Con serietà e grande senso di responsabilità abbiamo condiviso quest’impegno con l’Assemblea regionale che a luglio ha approvato, nelle competenti Commissioni Bilancio e Unione europea la complessa manovra correttiva proposta dal governo regionale e apprezzata dal Comitato di sorveglianza lo scorso 26 luglio”. E più nel dettaglio della modifica di bilancio, Schifani aggiunge: “La manovra è il frutto di un’intensa cooperazione con il ministro delle Politiche europee, Raffaele Fitto, e con la Commissione europea. Non si è trattato soltanto di mettere in sicurezza le risorse, ma sono stati stanziati oltre 369 milioni di euro per le piccole e medie imprese colpite dal “caro-energia” e per le famiglie vulnerabili, con il “Bonus energia Sicilia” e il “Bonus energia famiglie” nazionale. Con 68 milioni di euro si è proposto di finanziare a Catania il grande progetto “IPCEI Microelettronica”, che prevede il potenziamento tecnologico nei settori chiave dell’industria automobilistica e di internet. Sono stati previsti 50 milioni per incrementare la dotazione del Fondo di garanzia per il sostegno agli investimenti delle imprese siciliane, e altri 70 per finanziare lo scorrimento della graduatoria e consentire a molte più aziende di accedere ai finanziamenti agevolati a tasso zero erogati dall’Irfis, la finanziaria regionale. Senza trascurare le azioni per il rafforzamento delle misure di contrasto al dissesto idrogeologico e per la depurazione delle acque”.

Giuliana Miccichè

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