Nel 2022 la Regione Siciliana ha speso 73 milioni di euro contro gli incendi. Il nuovo Piano antincendio boschivo profila un aumento dei costi. I dettagli su personale e mezzi a disposizione.
A quanto ammontano i costi per spegnere gli incendi estivi in Sicilia? Nel 2022 la Regione Siciliana ha speso 73 milioni di euro. Così emerge dal nuovo Piano antincendio boschivo 2023-2025 approvato dalla giunta regionale, che è stato concluso in anticipo rispetto alla scadenza prevista del 2023, e che prospetta un aumento delle somme, fino a sfiorare i 77 milioni di euro nel 2025. In effetti il territorio è ad elevato rischio fuoco, e in Sicilia, già dal 2008, si è sempre a livello di pre-allerta durante la campagna estiva. Ricorrono gravi problemi di siccità e desertificazione. In fumo sono migliaia di ettari di verde: 55.000 solo nel 2022. Gli oltre 70 milioni di euro sono fondi indispensabili per garantire il funzionamento del Corpo forestale della Regione Siciliana e di tutto l’apparato che gestisce la difesa dei boschi, tra mezzi operativi, attrezzature, video-sorveglianza, canadair, elicotteri, assicurazioni, utenze, manutenzioni. E nel Piano spiccano i numeri del personale. Il Corpo forestale siciliano conta su 562 agenti in divisa, mentre secondo la pianta organica ne servirebbero 3.180. Gli operai forestali a supporto del Corpo per la campagna antincendio boschivo sono 178 a tempo determinato e 5.323 assunti solo durante l’estate per un numero limitato di giornate lavorative (101 o 151 giorni, da cui il termine “centounisti” o “centocinquantunisti). E la carenza di uomini rispetto alle previsioni delle piante organiche non è il solo problema in cui si imbattono gli operatori. Un altro fianco scoperto è il parco automezzi. Potenziarlo è una delle priorità del nuovo Piano. Oggi i mezzi a motore a disposizione del Corpo forestale sono 825, di varie tipologie. Alcuni sono piuttosto datati: sono stati immatricolati nel 1992, nel 1984 e persino nell’81. Avere mezzi che lavorano in condizioni spesso estreme, da 30 anni e oltre, può comportare dei rischi. E’ necessario quindi ammodernare la dotazione. Quasi un anno addietro, nel dicembre 2022, la Regione ha preventivato l’acquisto di 120 nuovi automezzi da destinare al Corpo Forestale. Si tratta in particolare di Pick-up 4×4 veloci da 1000 litri di acqua, e vi sono anche mezzi da 10.000 litri: e 12 sono stati consegnati il mese scorso. In fase di approvazione è inoltre un progetto, da finanziare con fondi europei, per il rinnovo del parco automezzi con ulteriori 185 mezzi leggeri. Questo è il terzo anno in cui il Comando del Corpo forestale dispone di una flotta di 95 droni con telecamera. E’ una dotazione moderna, che non basta però a compensare le carenze di organico. La Regione stipula infatti ogni anno una convenzione da 2 milioni di euro con i Vigili del fuoco che rendono a disposizione squadre aggiuntive. In campo vi sono inoltre anche i mille volontari della Protezione civile. Il nodo del personale non è irrilevante. Entro il 2027 il Corpo forestale sarà dimezzato con il pensionamento di 285 lavoratori.
Giuliana Miccichè