Canicattì, perde il bambino all\’ottavo mese di gravidanza, indagati due ginecologi

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Il sostituto procuratore della Repubblica, Gloria Andreoli, ha iscritto nel registro degli indagati due ginecologi dell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Si tratta di un atto dovuto per permettere ai due medici coinvolti di esercitare il diritto alla difesa. L’inchiesta scaturisce dalla denuncia presentata da due coniugi di Canicattì. La quarantaduenne ha perso il bambino all’ottavo mese di gravidanza. Il compagno ha così deciso di rivolgersi alla polizia chiedendo di fare luce su eventuali omissioni dei medici.

Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia che è stata eseguita da un pool di professionisti composto dalmedico legale Antonio Guajana, dall’anatomo patologo Emiliano Maresi e dal ginecologo Antonio Luciano. Entro novanta giorni si sapranno i primi risultati. Secondo quanto raccontato in sede di denuncia, la donna avrebbe accusato alcuni dolori la sera del 17 agosto presentandosi in ospedale. In quell’occasione venne ricoverata e le fu detto che il bambino era vivo ma poco alimentato.

Dopo le dimissioni ci fu un incontro con il ginecologo di fiducia, in realtà posticipato due volte, in cui le fu comunicata la tragica notizia. Il cuore del bimbo aveva smesso di battere. La famiglia è rappresentata dall’avvocato Antonio La Cola. I due ginecologi hanno nominato quali difensori gli avvocati Luigi Mulone e Fabio Li Calzi.

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