E\’ più pericolosa di quanto si possa immaginare. Agrigento, la più bella città dei comuni mortali, può certamente vantare di possedere una \”poliedricità\” a delinquere di tutto rispetto.
Già zoccolo duro della mafia che conta (Brusca è stato preso tra la Valle dei Templi e il lido Fiume Naro, Riina, Provenzano e Matteo Messina Denaro hanno soggiornato a qualche chilometro del Tempio della Concordia, quando erano i più ricercati del mondo.
Dovremmo parlare di microcriminalità, e ad Agrigento, grazie a Dio, non manca. E poi la droga, le risse, le auto a fuoco. Insomma, non manca niente.
Per carità, non stiamo parlando di una città violenta, ma certamente non si risparmia affatto nei fatti criminali.
Da qualche mese è arrivato ad Agrigento il nuovo Questore, il dott. Emanuele Ricifari. In poco meno di due mesi sta mettendo a soqquadro una intera provincia. In città ha reso quasi al suolo ciò che accadeva il sabato e la domenica ad Agrigento e a San Leone. Risse di ogni genere e cittadini assolutamente preoccupati. Non è poco, credeteci, perchè le violenze serali durante la movida erano aumentate in modo esponenziale.
Lui, Ricifari, ha saputo costruire una \”rete\” capace di bloccare in anteprima i malpensanti, i malavitosi, i balordi.
Ascoltate bene la telefonata tra il Questore e un rappresentante di Lampedusa che pubblichiamo in altro articolo. Li esce tutto fuori il Ricifari uomo, uomo di Stato, padre, fratello, consigliere, sbirro. Questore quanto basta, quando gli animi si mantengono apparentemente calmi. Sbirro quando ci vuole, e cioè quando \”l\’avversario\” cerca di alzare la voce. Lui stronca subito, senza se e senza ma. Si incazza quanto basta, ed anche attraverso un telefono riesce a sedare gli animi più facinorosi.
Ecco Stato. Lo Stato che impera, che comanda, che regola le leggi, che non tiene in apprensione i cittadini, lo Stato che replica ai delinquenti quando questi ti mettono una bomba dentro la macchina di servizio.
Lui, Ricifari, è questo. Sa fare \”tatticamente\” il debole con i deboli e il fortissimo con i forti. Difficile che porge l\’altra guancia, soprattutto quando è il momento di non porla. Ha anche la straordinaria capacità di mantenere una certa calma anche quando è incazzato. E questo, psicologicamente, frena i bollenti spiriti anche degli avversari più facinorosi. Bravo!
Grazie Questore, la città adesso sente fortemente la presenza dello Stato, è più sicura, è più controllata.
Ed anche in quel piccolo lembo di frontiera, oggi un vulcano in piena eruzione, siamo certi riuscirà a stabilire quell\’ordine che gli sventurati lampedusani necessitano e meritano.
E domani caffè per tutti.
E perchè no, anche per la tedesca Ursula von der Leyer.
Paga Ricifari.
Ho ascoltato ,ieri sera la telefonata a Lampedusa. Grande Questore, ci voleva finalmente. Auguri di buon lavoro al sig. Questore
Emanuele Ricifari, il Questore che ci voleva. Persona equilibrata dalle grandi doti umane. Ama gli animali , è vicino alla gente ed al suo personale, Persona simpaticissima ed alla mano, ben voluto da tantissimi e non solo nei suoi ambienti di lavoro.
Mi ripeto, Emanuele Ricifari: il Questore che ci voleva
Abile comunicatore, negoziatore di livello. Congratulazioni!