33 anni fa la mafia uccideva il giudice Rosario Livatino

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Sono passati 33 anni dall\’uccisione del giudice Rosario Livatino, assassinato da mano mafiosa il 21 settembre 1990, mentre con la sua auto si stava recando al tribunale di Agrigento dove svolgeva servizio.

Stamani il magistrato ucciso è stato ricordato con una serie di iniziative iniziate con la funzione eucaristica presieduta da monsignor Alessandro Damiano, arcivescovo metropolita di Agrigento; subito dopo una delegazione del Consiglio superiore della magistratura, guidata dal vice presidente Fabio Pinelli, è stata a Canicattì ed ha visitato la “cappella Livatino Corbo”. Come da tradizione, sul luogo dell’agguato lungo la statale 640 si è svolta una cerimonia alla presenza delle autorità civili e militari con l’omaggio alla “Stele Livatino” fatta erigere, il 20 settembre del 1994 dagli anziani genitori in ricordo del loro unico figlio.

Tra le tante autorità presenti il nuovo procuratore capo di Agrigento Giovanni Di Leo.

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Livatino è il primo magistrato beato nella storia della Chiesa cattolica. La cerimonia di beatificazione si è svolta il 9 maggio 2021 nella cattedrale di Agrigento, nell’anniversario della visita apostolica di papa Giovanni Paolo II nella città dei Templi.

“Rosario Livatino è stato un magistrato integerrimo e coraggioso che ha dedicato la sua vita alla ricerca della giustizia, all’affermazione della legalità e dello Stato di diritto contro la mafia, contro ogni forma di violenza e di prevaricazione. Era un uomo mite che ha vissuto nel quotidiano l’insegnamento evangelico, facendo coincidere i principi della sua fede con la pratica della sua professione”. Lo ha scritto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. “Senso delle istituzioni, rigore morale, dedizione assoluta, autorevolezza e grande umanità sono i tratti distintivi di questo martire siciliano, che è un esempio per tutti e la cui memoria deve essere onorata ogni giorno perché ci ricorda come la mafia debba essere contrastata senza esitazioni” ha concluso il governatore.

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