Ordine dei Biologi in Sicilia, è guerra aperta contro il presidente Pietro Miraglia: “Mettiti da parte perché sei in minoranza e non in linea con gli obiettivi sanciti dal programma nazionale. Ecco la mozione di sfiducia”

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Ecco il contenuto di una nota inviata alla nostra redazione da parte del gruppo consiliare dei Biologi per il rinnovamento – Sicilia. Un contenuto di certo che non le manda a dire ma estremamente diretto contro il presidente regionale dell\’Ordine, ormai pronto per la sostituzione.

Ecco il testo.

\”Un profondo malessere e senso di smarrimento si sarebbe insinuato tra i Biologi siciliani, le cause sembrerebbero legate alla politica di gestione dell’Ordine dei Biologi della Sicilia, quest’ultima non condivisa dalla maggioranza assoluta dei consiglieri che non la ritengono in linea con gli obiettivi sanciti dal programma elettorale nazionale sottoscritto alla vigilia delle consultazioni elettorali dell’autunno di un anno fa. Una maggioranza superiore ai 2/3 del consiglio ha infatti chiesto più volte al Presidente Pietro Miraglia, la discussione in consiglio di una mozione di sfiducia alla sua persona presentata già il 29 luglio dalla maggioranza semplice dei consiglieri e poi ribadita il 9 Settembre da 10 consiglieri stavolta all’indirizzo anche delle cariche in essere ovverosia quelle del Vice Presidente Giovanni Battaglia e del Segretario Pasquale Spataro. Non avendo ancora ottenuto l’inserimento della mozione di sfiducia in un ordine del giorno, e quindi venendo meno la stessa convocazione del consiglio, il gruppo consiliare “Biologi per il Rinnovamento” annuncia una assemblea permanente pubblica in presenza fissata per Lunedì 2 Ottobre ore 18.00 in Via Principe di Belmonte 1 a Palermo, cui sarà possibile partecipare anche on line al seguente link: https://us06web.zoom.us/j/82242520837 .

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A prescindere dai giudizi e dalle opinioni personali, continuano i biologi, oggi vi è un indiscutibile stallo delle attività ordinistiche che è evidente a tutti e che sta provocando pesanti disagi ai colleghi siciliani, situazione che era superabile, a detta loro, qualora il Presidente avesse preso atto sia di non potere contare su una maggioranza certa ed inamovibile, che di una diversa visione programmatica sul piano gestionale di una parte del consiglio. Numeri, concludono che, man mano sono scesi sino a circoscrivere quella che inizialmente aveva i numeri per essere la governance dell’ente, ad appena quattro consiglieri, compresi lo stesso Presidente Miraglia, il Segretario Spataro ed il Vice Presidente Battaglia, quest’ultimo dimessosi dalla  sola funzione nelle scorse ore.

Per tale ragione, i consiglieri dopo diversi tentativi molte volte inascoltati seppure volti a fornire al Presidente una diversa azione progettuale, in un coriaceo appello trasmesso al Presidente ed al consiglio tutto, hanno rappresentato questo stato delle cose avanzando una mozione di sfiducia già a fine Luglio, verso il Presidente Pietro Miraglia, prendendo le distanze rispetto ad atti non condivisi, sferzando le principali cariche ad attivare quanto necessario per garantire i servizi ai colleghi siciliani. Ma stando a quanto riscontrabile nelle parole dei consiglieri, il Presidente Miraglia ha continuato ad andare avanti, senza prestare il giusto peso ad una indipendente e propositiva compagine di consiglieri, poi alle dimissioni di componenti del consiglio e del collegio dei revisori, nonché nell’ultime ore al congedo del Vice Presidente Giovanni Battaglia e non ultimo alle gravi criticità espresse dal Collegio dei Revisori dell’ente.

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“Senza più maggioranza ed alla guida di un Ente pubblico, ormai privo di una serena e costruttiva collegialità, ed a rischio di essere il primo ordine territoriale passibile di un mortificante commissariamento da parte del Ministero della Salute, il dott. Pietro Miraglia non ha ancora provveduto, sino al momento della redazione di questo intervento, ad incardinare in un ordine del giorno la mozione di sfiducia e convocare il consiglio per discutere e votare democraticamente la revoca o meno delle cariche, compresa la sua, questa una delle ultime frasi del comunicato.

Il presidente Miraglia, continuano i consiglieri, deve comprendere che il rapporto di fiducia si è rotto perché è stata tradita la promessa di rinnovamento, sia delle persone che dei metodi della gestione ordinistica, proposti dalla lista “Biologi per il Rinnovamento” di cui i consiglieri sottoscrittori avevano garantito l’attuazione. Ebbene, coerentemente con quanto promesso durante la campagna elettorale, il gruppo dei Biologi per il Rinnovamento chiede di perseguire questo processo di cambiamento già in partenza difficile e complicato, ma che tenacemente intende realizzare insieme ai tanti colleghi di buona volontà. Per essere orgogliosi di essere Biologi\”.

Gruppo Consiliare Biologi per il Rinnovamento – SICILIA

 

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