Sicilia, torna l\’incubo del caro voli

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Si sono rivelate inutili le precedenti iniziative di protesta e di denuncia: i prezzi dei biglietti aerei verso la Sicilia in prossimità del Natale sono già alle stelle.

Riecco l’incubo caro-voli in Italia, con le tariffe dei biglietti aerei per le isole con già evidenti picchi di costo in prossimità delle festività natalizie. A lanciare l’allarme, purtroppo a vuoto come nelle precedenti occasioni del Natale 2022 e della Pasqua 2023, è il Codacons, che ha lavorato su una ricerca per misurare quanto costi prenotare oggi un volo per raggiungere a Natale la Sicilia. Dunque: per volare a Catania partendo venerdì 22 dicembre con un biglietto di sola andata, si spendono oggi un minimo di 206 euro partendo da Milano, 231 euro da Bologna, 239 euro da Torino e 242 euro da Firenze. Se si sposta la data di partenza a sabato 23 dicembre, la spesa aumenta a 273 euro a biglietto partendo da Torino, e 286 euro da Firenze. Per atterrare a Palermo imbarcandosi il 23 dicembre, la spesa minima è di 143 euro da Roma (sempre solo andata), 220 euro da Milano, 269 euro da Torino e addirittura 314 euro se si parte da Bologna. E il Codacons precisa: “Si tratta di tariffe che non tengono conto dei costi aggiuntivi, come quello per il bagaglio a mano o la scelta del posto a sedere. Sono balzelli che incidono in modo non indifferente sul prezzo finale del biglietto”. E come a Natale 2022 e a Pasqua 2023, il Codacons annuncia un altro esposto all’Antitrust, che sul caso del caro-voli da e per la Sicilia ha già avviato una formale istruttoria proprio a seguito di un esposto del Codacons, il cui presidente, Carlo Rienzi, spiega: “Presentiamo una nuova denuncia all’Autorità affinché intervenga sull’ennesimo rialzo dei voli aerei a danno di lavoratori e studenti che tornano a casa durante le feste. Non possiamo non chiederci che fine abbiano fatto le misure del Governo introdotte col decreto asset e che erano finalizzate proprio ad evitare ciò che il Codacons ha registrato, ossia un aumento delle tariffe per i collegamenti con le isole durante un periodo di picco della domanda”. Nel frattempo, a fronte di ciò, sono sul piede di guerra le opposizioni. La deputata del Movimento 5 Stelle, Jose Marano, vice presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità dell’Assemblea Regionale, commenta: “E’ di nuovo caro voli e manca ancora un mese e mezzo a Natale. Siamo stufi degli annunci a vuoto di questo governo tutto chiacchiere e zero fatti. Schifani non si intestardisca a fare tutto da solo e consideri il Parlamento che purtroppo snobba spesso e volentieri. Che cosa hanno prodotto i ripetuti annunci fatti dal presidente della Regione nell’ultimo anno? Come era previsto e prevedibile, i prezzi, già ai primi di novembre, sono alle stelle, figuriamoci sotto le feste. E quali sono i risultati dell’osservatorio speciale istituito da Schifani per contrastare il caro voli che in un anno si è riunito solo due volte? Non si sono rivelate produttive nemmeno le altre mosse governative, visto che la compagnia tanto voluta dal presidente ha iniziato ad alzare i prezzi delle tratte per Catania e Palermo a ridosso delle festività natalizie. Quello che fa arrabbiare è il fatto di non poter dare un contributo nemmeno in Parlamento. Infatti giace da un anno all’Assemblea una mia richiesta di audizione in Commissione per affrontare il tema del caro voli con gli addetti ai lavori, nonostante le varie sollecitazioni fatte. Basta con gli annunci, ci vogliono fatti concreti. Gli unici dati concreti sono i prezzi altissimi per venire in Sicilia a ridosso delle feste. I Siciliani che vorranno rientrare dovranno valutare se poter sostenere questa spesa o rinunciare ad incontrare le loro famiglie. I turisti da tutte le parti del mondo sceglieranno invece altre mete più accessibili”.

Giuliana miccichè

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