Sappiamo che è capace di tutto, quindi l\’odierna minaccia bella e buona girata via mail alle testate giornalistiche che non amano i suoi strali, non ci sorprende affatto.
Stamani, a quanto pare, c\’ stata una notizia a lui favorevole relativa ad un procedimento penale in quel di Caltanissetta. Il pluripregiudicato scrive un comunicato e ad un certo punto scrive testualmente: \”La presente Nota viene inviata agli Organi dei Giornalisti (voleva dire Ordine, ndr) che dovranno intervenire se il presente Comunicato verrà censurato dalle testate che danno le notizia dei rinvii a giudizio e delle condanne di Arnone\”.
Ai nostri gentili e sempre più affettuosi lettori chiediamo semplicemente se leggendo queste righe ci si trova dinnanzi ad una vera e propria minaccia. \”Se tu non fai quello che ti dico io mi rivolgo ai tuoi superiori organi e ti faccio dare le botte con la paletta\”.
Ora, io dico… Ma ce ne mancano di minchiate colossali proprio in questo momento durante il quale una intera città sta vivendo momenti delicati e decisivi, in vista anche di Capitale della Cultura 2025, con i suoi problemi, con le sue necessità, con i suoi drammi e le sue difficoltà?
Provate ad immaginare di dare retta proprio a lui, il pluripregiudicato, che si permette di impartire ordini (come del resto fa con il Prefetto, il Questore, i magistrati e cosi via dicendo) ad un giornale che della libertà ne ha ha fatto un cavallo di battaglia.
Non rompa i coglioni, Arnone, ad intasare le nostre mail con i suoi farneticanti e minacciosi comunicati perchè noi lo manderemo sistematicamente a fare in culo.
Certo, potremmo anche dare le notizie a lui favorevoli, ma a patto che ci invia anche le decine e decine di volte dove è stato condannato, le multe processuali che dovrà pagare e tutto quanto non rispecchia il piacere della sua volontà. Parla degli introiti giudiziari che deve incassare e dimentica che per fatti analoghi deve dare soldi a mezza città, a cominciare dal sottoscritto. Dei soldi a privati ci rifiutiamo categoricamente di parlarne.
Pensate, e concludo, che il processo concluso qualche tempo fa che vedeva il sottoscritto ed un magistrato coinvolti, ha visto la vittoria schiacciante di questi ultimi, in via definitiva, e con un risarcimento di danni di almeno 25 mila euro.
Eppure, su questa vicenda, sta scrivendo un libro dove ribalterà una verità giudiziaria, conclamata, con quella che sarà una sua verità che non prevede per lui nessuna sconfitta in quel processo. Anzi, vince! Non si sa come, ma vince…
E noi dovremmo dare retta ad uno così?
N.B. Le notizie da inserire della nostra testata le decidiamo solo ed esclusivamente noi, non certo un pluripregiudicato.