Mercoledi 29 Novembre, alle ore 10.00, presso la sala Teatro della Casa di Reclusione di Rossano, diretta dalla Dott.ssa Maria Luisa Mendicino, si terrà la rappresentazione teatrale dal titolo \”Se questo è amore\”.
L\’evento rappresenta il felice epilogo delle attività del laboratorio teatrale realizzato grazie ai finanziamenti di Cassa delle Ammende e vedrà le persone ristrette nel circuito di Media Sicurezza calcare le scene in veste di attori. La rappresentazione si pregera, inoltre, della partecipazione della Dott.ssa Antonella Ferrise, Esperto Psicologo ex art. 80 O.P. in servizio presso l\’Istituto di Rossano, che ha curato l\’aspetto psicologico e psicoterapeutico nella transizione persona personaggio.
L\’atto unico, magistralmente scritto e diretto dal regista Adolfo Adamo e liberamente ispirato al grande Fedor Dostoevskij, pone sotto i riflettori l\’attualità del male e la sua banalità.
I Demoni protagonisti del romanzo vengono evocati da una psicologa amante della letteratura russa perché ritenuti obsoleti, superati da una nuova generazione di Demoni. Ed è cosi che i Demoni Dostoevskijani prendono corpo, analizzando il \”male\” odierno che alberga in tutti noi e di cui essi sono gli antesignani.
…Il male si ciba del male e della noia…\” affermano con costernazione i Demoni!
Per questo è necessario intervenire da personaggi e Demoni Dostoevskijani nel ripristinare il senso di vergogna per ciò che di negativo e riprovevole accade nella finzione ma anche nella realta che ha finito col superarla.
Alla rappresentazione parteciperanno in veste di spettatori i ristretti appartenenti ai circuiti detentivi di Media e Alta Sicurezza 3 unitamente ad esponenti della Comunità esterna, in particolare, studenti delle scuole del territorio ed esponenti del mondo del volontariato, i quali, insieme, potranno essere protagonisti di un comune percorso di condivisione e di cambiamento che trova nella cultura e nell\’arte del Teatro positivi e virtuosi esempi da seguire.
Tanto ancor di più atteso che l\’interesse al centro dell\’atto unico è costituito dalla necessità di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere. Non a caso la prima dello spettacolo e stata programmata immediatamente dopo la giornata internazionale per l\’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre.
Nell\’occasione è prevista altresì la consegna di una targa commemorativa in ricordo della profssa Antonietta Cosenza, prematuramente scomparsa, che per lunghi anni si è dedicata con passione e sacrificio all\’istruzione degli studenti di questa Casa di Reclusione.