Lunedì 27 si sono tenute due sedute di consiglio comunale straordinarie e aperte, importanti, nelle quali il consiglio comunale di Favara si è messo in prima linea per farsi sentire e per dare voce alla città.
Concentrandoci sulla seconda seduta in cui è stato affrontato il dramma del precariato dobbiamo fare un po’ di ordine:
Il sindaco Palumbo si sveglia dal sonno profondo, solo dopo che in consiglio comunale si solleva il problema, a scoperchiare il vaso di Pandora è l’interrogazione del Presidente Miriam Mignemi, di qualche seduta fa, sulla situazione finanziaria dell’Ente, in cui chiedeva espressamente e in termini tecnici che fine avessero fatto i rimanenti rendiconti finanziari da approvare, essendo fermi al rendiconto 2020 e al bilancio consolidato 2018, e qui l’amara scoperta, per il Consiglio Comunale , i dipendenti comunali precari e, tenuti fino ad allora in caldo da Palumbo, e la stessa città, in risposta a quell’interrogazione Palumbo dichiara che I BILANCI NON VERRANNO APPROVATI IN TEMPO E CHE DUNQUE NON SI POTRÀ STABILIZZARE IL PERSONALE ( La legge Madia prevede che condizione propedeutica alla stabilizzazione è l’approvazione di tutti i rendiconti finanziari entro il 31/12/23);
il Consiglio comunale intanto approva all’unanimità una MOZIONE , in cui impegna l’amministrazione a stabilizzare, facendo leva sulla legge del 9/10/23, secondo la quale, gli enti in dissesto finanziario, in
riequilibrio finanziario pluriennale o strutturalmente deficitari, sottoposte all\’approvazione della commissione per la stabilità finanziaria di cui all\’articolo 155 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e già autorizzate, POSSONO STABILIZZARE.
Preso atto di ciò, già solo per un briciolo di dubbio , Palumbo sarebbe dovuto correre a piedi a Roma con le carte in mano, dritto al Ministero dell’interno a chiedere se il Comune di Favara fosse nelle condizioni finanziarie per fare appello a suddetta legge, invece no, comincia, secondo le sue ultime dichiarazioni, a provare a far presentare emendamenti esclusivamente per la PROROGA e qualcuno dal di fuori si chiede perché non tentare anche la strada della stabilizzazione ? Ci si dichiara fuori dal dissesto per salvare qualche finanziamento a discapito dei precari?!!! Sono forse più importanti i progetti da realizzare di 247 lavoratori appesi ad un filo con famiglie annesse ?! ( ci rimane il dubbio )
Intanto i consiglieri richiedono la seduta straordinaria di ieri, con le motivazioni spiegate dal consigliere Carmen Virone, affinché il Sindaco racconti in faccia ai lavoratori i suoi offuscati tentativi, intanto il Presidente del Consiglio comunale , Miriam Mignemi, dal canto suo compie l’ennesima azione che avrebbe dovuto compiere l’Amministrazione tempo addietro, ossia inviare una richiesta di parere al Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli affari interni territoriali ,Direzione Centrale per la Finanza Locale, in cui dopo la premessa tecnica , si chiede testualmente : “Si fa presente che la Commissione Straordinaria di Liquidazione, con deliberazione n. 37 del 4 agosto 2023, ha adottato il Piano di estinzione di cui all\’art. 256, comma 7, TUEL, ad oggi, ancora sottoposto all\’approvazione ministeriale e che, consequenzialmente, la stessa non ha ancora provveduto alla redazione ed approvazione del rendiconto della gestione, ex art. 256, comma 11, TUEL, determinando, pertanto, la vigente pendenza della procedura di dissesto finanziario a carico del Comune di Favara.
In conclusione, alla luce di quanto sopra rappresentato, si ribadisce la richiesta di un qualificato parere circa la possibilità che il Comune di Favara possa attivare la procedura di assunzione a tempo indeterminato del personale precario attualmente in servizio, così come previsto dalla richiamata norma” , ritenendo che la chiusura della fase del dissesto non sia ancora avvenuta per il semplice fatto che la legge 256 del Tuel al comma 11, dice che la chiusura del dissesto avviene con l’approvazione del piano di estinzione, procedura non ancora conclusa per il comune di Favara, ( come espresso anche dall’Avv. Mimmo Russello nel suo intervento in aula ), quindi l’iniziativa del Presidente parte in virtù di questa consapevolezza.
Finché c’è un barlume di speranza , avendo aperto il vaso di Pandora con l’interrogazione sui bilanci, così si è andati dritti alla fonte, in soccorso di un’amministrazione che come sempre si è dimostrata improvvisata.