Il procuratore di Agrigento, Giovanni Di Leo, ha disposto la citazione a giudizio della ginecologa Miriam Lo Porto, 38 anni, in servizio all’ospedale “Barone Lombardo” di Canicatti’, imputata a seguito della morte ancora in grembo di una bambina il giorno di Natale dell’anno scorso. Il medico, in particolare, secondo quanto emerge da una consulenza disposta nell’immediatezza di quanto accaduto dal sostituto procuratore Paola Vetro, avrebbe omesso la diagnosi di ritardo di crescita del feto nonostante risultasse da un’ecografia effettuata 19 giorni prima dell’interruzione della gravidanza. Inoltre gli esami delle urine e la pressione arteriosa elevata sarebbero stati elementi molto indicativi del ritardo di crescita. Il ricovero della paziente avrebbe potuto consentire la nascita prima della morte, come avvenuto il 27 dicembre quando la donna trentenne partorì la propria bimba già morta almeno da 48 ore.
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