Nell’ambito dell’inchiesta avocata dalla Procura Generale di Palermo sulla morte ad Agrigento della giornalista e docente, Loredana Guida, 44 anni, vittima della malaria non diagnosticata in tempo, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, a fronte dell’archiviazione richiesta dalla Procura agrigentina, ha invece disposto un supplemento d’indagini su due medici: Antonio Marotta e Alida Maria Lauria. E dunque, il sostituto Procuratore Generale, Umberto De Giglio, ha indicato nel dettaglio due tracce di ulteriore indagine. La prima: tempi e modalità con cui fu richiesto ed acquisito all’ospedale di Catania il chinino somministrato a Loredana Guida il 21 gennaio del 2020 dopo giorni di inerzia. La seconda: l’accertamento di eventuali colpe nella mancata sottoposizione tempestiva di Loredana Guida al test per la malaria e all’inizio della terapia nonostante lei fosse febbricitante, sofferente, e avesse più volte informato i medici di essere appena rientrata dalla Nigeria. Ebbene, adesso anche la Procura Generale ha chiesto l’archiviazione delle indagini che si basa, in estrema sintesi, su una consulenza medica di parte che quantifica nel 20% le possibilità di sopravvivere di Loredana Guida appena giunta al Pronto Soccorso. Attualmente a processo vi sono il medico di famiglia e un medico dell’ospedale di Agrigento. Un terzo medico coinvolto nell’inchiesta è invece deceduto.
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