Il Comitato di Salute Pubblica che si è costituito lo scorso 17 gennaio dopo il Consiglio Comunale che si è tenuto a Joppolo Giancaxio sulla questione dell’imminente installazione dell’Antenna 5G in pieno centro urbano, si è dato appuntamento sul luogo del cantiere insieme ai cittadini joppolesi.
L’adesione della cittadinanza è stata notevole e, soprattutto, senza clamori e colpi di scena; dai presenti è stato ben ribadito il proprio dissenso alla logica di sviluppo delle multinazionali che a vantaggio di alcuni e a danno di molti impongono tecnologie sul territorio senza consultare le istituzioni locali elette democraticamente.
“Nessuno mai certificherà che le frequenze del 5G o che le onde elettromagnetiche fatto male soprattutto e le loro sorgenti sono prossimi alle abitazioni, alle scuole … ma il fatto che il Parlamento abbia legiferato espropriando ai Comuni e ai Sindaci la competenza sulla concessioni delle autorizzazioni per le installazioni di tali impianti tecnologici è un fatto che calpesta decisamente la dignità e il valore della vita.”
Nonostante un regolamento comunale preveda specifiche aree dove poter installare una possibile antenna 5G, Joppolo si vede costretta a subire le decisioni di una sentenza TAR che non ha lasciato margine di scampo a far rivedere alla società installatrice dell’antenna il punto dove ubicare tale antenna.
“Attendiamo in modo rispettoso la sentenza del CGA fissata per il prossimo 7 febbraio – ha dichiarato il referente del Comitato Salute Pubblica Enzo Carrubba – e assicuriamo a chi di dovere che il Comitato continuerà a seguire, con attenzione, l’evoluzione dei fatti suggerendo all’Amministrazione Comunale precisi interventi per manifestare con più determinazione ogni azione utile per la tutela della salute pubblica”.