La Corte di Cassazione Sezione Settima Penale ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto da Volpe Calogero avverso la sentenza della Corte d’Appello di Palermo che lo aveva condannato alla pena di nove mesi di reclusione per il reato di lesioni personali.
L’imputato era accusato di avere spinto dalle scale l’ex fidanzata del figlio a margine di una lite familiare.
La Suprema Corte ha, inoltre, condannato il ricorrente alla rifusione delle spese di rappresentanza e difesa sostenute dalla parte civile costituita, Indelicato Jessica Maria, difesa dall’avvocato Vincenzo Caponnetto. In relazione alla sentenza della Corte d’Appello, divenuta irrevocabile, l’imputato dovrà pagare alla parte civile una provvisionale di euro 7500.
All’origine della vicenda una serie di rapporti diventati turbolenti fra le famiglie di due ex fidanzati fino al punto che, nel 2017, l’ex fidanzata recandosi nell’abitazione del suo ex ha visto la violenta ed energica opposizione da parte del padre che dopo averla spinta l’ha fatta cadere da una rampa di scale provocandole una frattura.