Ha fatto tanto “rumore” l’arrivo di Didacta in Sicilia. Didacta Italia è l’edizione italiana di Didacta Germania, la fiera più importante al mondo sulla scuola. Si tiene da oltre 50 anni. Per la prima volta Didacta arriva in Italia, grazie ad un accordo tra l’ente organizzatore e Firenze Fiera e con il supporto delle principali istituzioni scolastiche, su tutte MIUR e INDIRE. Tante sono state le dichiarazioni che hanno contornato il taglio del nastro: “Il cambiamento della nostra terra passa dalla scuola, una scuola che vogliamo innovare grazie a Didacta e sulla quale, come governo regionale, vogliamo investire sia in termini di risorse che di strategia”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, intervenendo al taglio del nastro della manifestazione Didacta Italia – Edizione Siciliana che si è svolta negli spazi di Sicilia Fiera Exhibition Meeting, a Misterbianco, nel Catanese. Ed ancora: “Didacta in Sicilia è il simbolo della scuola nuova che immaginiamo e che vogliamo, una scuola che cambierà la nostra Isola”.Ed ancora: “Gesualdo Bufalino diceva che per vincere la mafia serviva un esercito di maestri elementari, oggi vogliamo affermare con forza che con un esercito di maestri, insegnanti, dirigenti scolastici ed alunni possiamo cambiare la Sicilia”. Ed ancora: “La Sicilia è l’unica regione che ha accettato la sfida, lanciata da Didacta, di confrontarsi sulla formazione, sull’aggiornamento e sulle metodologie dell’istruzione secondo una dinamica di modernizzazione”. Ed ancora: “avere Didacta in Sicilia rappresenta un’opportunità non solo educativa, ma anche valoriale”. Parole straordinarie, per un evento straordinario. SGS è per una scuola nel segno dell’innovazione, intelligenza artificiale per capire come l’integrazione tra l’IA e il mondo scolastico sia fondamentale per la formazione delle generazioni del futuro. SGS è per aprire al settore dell’elettronica, robotica, ambienti didattici innovativi 4.0, ecosistemi di apprendimento, contenuti digitali e editoriali di ultimissima generazione, integrare la didattica tradizionale con la tecnologia interattiva. Aver tirato fuori la frase di Gesualdo Bufalino il quale giustamente diceva che per vincere la mafia serviva un esercito di maestri elementari, affermando: “con un esercito di maestri, insegnanti, dirigenti scolastici ed alunni si può cambiare la Sicilia” lascia adito a seri dubbi. Forse si riferivano agli insegnanti che non ci sono, ai precari utilizzati e non pagati, agli ATA in perenne attesa di lavoro, alla carenza di personale conclude Mucci.
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