Lo scandalo “Jean Monnet”: conseguenze anche all’Asp di Agrigento

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La Guardia di finanza, coordinata dalla Procura di Palermo, ha eseguito numerose perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta ruotante intorno all’Università italo-bosniaca “Jean Monnet”, che avrebbe truffato un migliaio di studenti in tutta Italia con la promessa di lauree in medicina, medicina veterinaria, fisioterapia e altre che non sono mai state riconosciute in Italia. Nel registro degli indagati è stato iscritto Salvatore Messina, rettore per le attività internazionali e presidente del comitato tecnico-scientifico del Dipartimento di studi europei “Jean Monnet”, già arrestato nel 2004 per una frode all’Unione Europea da 9 milioni di euro su corsi di formazione e poi prosciolto per prescrizione. Dunque, un migliaio di studenti hanno sostenuto impegno e sacrifici anche economici, pagando fino a 26mila euro l’anno per laurearsi. E adesso hanno scoperto che è stato tutto inutile perché il loro titolo è carta straccia allorchè tale ateneo italo-bosniaco non è stato mai autorizzato dal ministero dell’Università. Il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Giuseppe Capodieci, ha sospeso il tirocinio, svolto in convenzione negli ospedali della provincia, soprattutto in Fisioterapia, di una decina di studenti in scienze infermieristiche dello stesso dipartimento di studi europei “Jean Monnet”.

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