La Cassazione ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno per ingiusta detenzione, quantificandolo in 300.000 euro, a favore del palermitano Francesco Paolo Cocco, arrestato e poi assolto dall’imputazione di concorso nell’omicidio dell’avvocato Enzo Fragalà. La Suprema Corte ha rigettato il ricorso della Procura Generale secondo cui la detenzione non sarebbe tuttavia stata ingiusta. Cocco è stato ristretto in carcere dal 15 marzo 2017 al 23 marzo 2020. Dopo il pestaggio, l’avvocato Fragalà morì in ospedale il 26 febbraio del 2010 dopo tre giorni di agonia. I condannati con sentenza definitiva sono Antonino Abbate (30 anni), Francesco Arcuri (24 anni), Salvatore Ingrassia (22 anni) e Antonio Siragusa (14 anni). Oltre a Francesco Paolo Cocco è stato assolto anche Francesco Castronovo.
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