Villa del Sole, i lavori procedono

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Il cantiere va avanti. Un nuovo asilo sarà realizzato all’interno della Villa del Sole in centro ad Agrigento. All’albo pretorio del Comune, infatti, è stata pubblicata la delibera sui lavori di realizzazione della scuola con annesso polo per l’infanzia (progetto primo stralcio). Il progetto definitivo è di due milioni e centomila euro ed è stato redatto e trasmesso dall’ingegnere Salvatore Castaldo. I fondi per la realizzazione dell’opera sono stanziati dal Pnrr, misura “Next generation Eu”.

L’ente, nella delibera ha ricostruito tutti i passaggi tecnici e burocratici, comprese le relative autorizzazioni e pareri. L’iter è partito nel 2021 quando, con determinazione dirigenziale numero 3133 è stato nominato Responsabile unico del procedimento, l’architetto Domenico Savio Lo Presti. Con lo stesso atto dirigenziale, modificato nel febbraio 2022, è stato individuato il personale di supporto tecnico ed amministrativo al Responsabile unico del procedimento nonché il direttore dei lavori, ingegnere Francesco Tascarella ed il verificatore, l’architetto Pietro Alberto Vinti. I collaboratori tecnici sono: Giuseppe Cutaia e Filippo Consiglio; quelli amministrativi: Maria La Mattina e Giuseppina Ciranni. Nel luglio 2022 è stato necessario sostituire l’architetto Vinti, collocato in pensione, ed al suo posto è subentrato il dirigente del settore Lavori pubblici, l’ingegnere Alberto Avenia. Sul progetto definitivo sono stati acquisiti i pareri favorevoli dell’Asp; della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali; del Comando Provinciale dei carabinieri; dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste.

“Il progetto prevede la realizzazione di una scuola materna all’interno della Villa del Sole. L’area ricade nella zona territoriale omogenea “G” (Aree di tutela e di valorizzazione ambientale), Sottozona “G3” (Verde pubblico attrezzato) del vigente Piano regolatore generale. Ma considerato che l’opera da realizzare non risulta conforme alle previsioni urbanistiche, il progetto potrà essere approvato con le modalità previste dal decreto legislativo 302 del 2002. Significa che “Quando l’opera da realizzare non risulta conforme alle previsioni urbanistiche, la variante al piano regolatore può essere disposta dal Consiglio comunale”.

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