Visitatori e incassi: Valle dei Templi dorata

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Record di visitatori e di incassi nella Valle dei Templi ad Agrigento. Solo nei primi 6 mesi del 2024 oltre 3 milioni e 800 mila euro. I dettagli e l’intervento di Scarpinato.

Nonostante ce la stanno mettendo tutta i detrattori, i porci, i maiali, i falliti, i cornuti e i delusi dalla vita, la Valle dei Templi esplode in fatto di visitatori. Da gennaio a giugno 2024 sono stati 489.122. Incassati 3 milioni e 800 mila euro. E sono soldi che intascherà la Regione. Invece al Comune di Agrigento e ai cittadini tante scatolette di sarde. E mancano anche gli spiccioli per riparare le buche stradali mortali o per tagliare le sterpaglie a ridosso di marciapiedi e abitazioni, colme di pulci e zecche, perché – raccontano – che tale servizio non è previsto nel contratto d’appalto della nettezza urbana da 9 milioni di euro all’anno, oltre le varianti aggiuntive. Basta, non conviene agitarsi perché danneggia la salute. E dunque, si prosegue: nel 2024 sono entrati da Porta quinta o dal tempio di Giunone il 9,27% di visite in più rispetto al 2023, quando sono stati 447 mila gli ingressi. E un incremento del 31% sugli incassi, che nel 2023 sono ammontati a 2 milioni e 900 mila euro. E se alla zona dei Templi sommiamo il Museo “Griffo”, il Museo “Pirandello” e il sito archeologico di Eraclea Minoa, allora i visitatori aumentano fino a 550 mila per 4 milioni di euro. Il mese d’incassi più da capogiro è stato maggio: ben oltre 1 milione di euro pagati da circa 133 mila visitatori, il 32% in più rispetto al 2023. Seguono febbraio e marzo con un aumento di visite del 40% per ciascun mese rispetto al 2023, complice anche “l’effetto Telamone”, il gigante appena risollevato. Il Museo “Griffo” nei primi 6 mesi del 2024 è stato visitato da 43 mila persone, con 142 mila euro incassati, circa il 47% in più rispetto al 2023. L’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, gongola e commenta: “Il governo Schifani sta lavorando nella giusta direzione. I risultati ci premiano e i turisti continuano a scegliere la Sicilia come meta privilegiata. I maggiori introiti saranno reinvestiti integralmente nei siti stessi, per migliorarne i servizi e l’attrattività oltre che per tutelare e valorizzare il nostro inestimabile patrimonio culturale”.

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