Per il 400esimo di Santa Rosalia la Professoressa Irene Catarella parla della santità rosaliana  attraverso la testimonianza di Armida Barelli

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In occasione del 400esimo Anniversario della proclamazione di Santa Rosalia a patrona di Bivona avvenuta il 4 settembre 1624, la Professoressa Irene Catarella, Presidente dell’Azione Cattolica di San Giovanni Gemini, ha tenuto nella Chiesa Madre di Bivona una catechesi sulla santità Rosaliana declinata ai nostri giorni attraverso la testimonianza della Beata Armida Barelli. Invitata dall’Arciprete Don Marco Vella e dalla Presidente di Azione Cattolica di Bivona Professoressa Riccarda Zanin, la Professoressa Catarella, che cura settimanalmente un video di Commento al Vangelo della domenica sulla pagina Facebook Comunità Ecclesiale di San Giovanni Gemini alla quale appartiene, ha delineato il fatto che Santa Rosalia e Armida Barelli ci insegnano che tutti possono giungere alla Santità anche se per vie diverse: da eremita per quanto riguarda la Santuzza e da attiva in società per quanto riguarda la cofondatrice dell’Università Cattolica di Milano.

Di fronte ai membri di Azione Cattolica, ai terziari francescani e a tutta la Comunità Ecclesiale Bivonese, Irene Catarella ha ricordato come per la Barelli fosse fondamentale aiutare tutti a diventare santi e che, si diventa santi, quindi, in primis aiutando gli altri. “Due donne, Santa Rosalia e Armida Barelli dichiarata beata il 30 aprile 2022, che hanno testimoniato la loro fede con la vita. Grandi esempi da seguire: di contemplazione l’una e di vita attiva l’altra. La Barelli, che io conosco bene essendomi laureata all’Università Cattolica di Milano, aveva due punti cardine nella sua vita spirituale: Santa Elisabetta d’Ungheria, Terziaria Francescana come lei, e il Sacro Cuore di Gesù, sede della scienza, della sapienza, della volontà e dell’amore, al quale volle fermamente che fosse dedicata l’Università Cattolica di Milano. Lei ci ha insegnato che è possibile da laici percorrere un cammino verso la santità vivendo alla luce della fede ogni istante della nostra esistenza. Armida Barelli ha fondato la Gioventù Femminile di Azione Cattolica che ha permesso alle ragazze laiche di partecipare attivamente alla vita della chiesa e a farsi promotrici di fede in un periodo compreso in cui imperversavano le Guerre Mondiali”, ha puntualizzato la Catarella che con entusiasmo e fede ha incantato gli animi dei presenti suscitando ammirazione e voglia di approfondire la conoscenza della figura della Beata Armida Barelli.

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