Abbiamo letto che la fondazione Agrigento capitale della cultura c’è; mancano ancora i soldi previsti per il suo funzionamento per cui speriamo arrivino presto. Salutiamo favorevolmente la decisione di un coinvolgimento della Prefettura perché purtroppo anche il recente passato ci dice che molto spesso il malaffare si incunea nella pubblica amministrazione e considerato il grave ritardo con cui si appresta a partire la programmazione, gli impegni di spesa, le assunzioni in tutto questo meccanismo introducono il rischio che nella corsa per fare presto si possano permettere malversazioni e infiltrazioni malavitose che tentano di approfittarne della situazione. In questo senso un “controllo” preventivo da parte della Prefettura risulta salutare.
Quindi si spera che presto si possa partire con i fatti e la domanda che poniamo è: ma Agrigento è pronta? Infatti non sembra che ci sia qualcuno che stia pensando all’emergenza idrica per i prossimi giorni, che la città sia dotata di un piano traffico all’altezza con parcheggi che impediscano di lasciare le macchine in giro per le viuzze aggravando il non facile lavoro dei pochi vigili urbani e intasando la non facile viabilità. Non meno pericolosa l’erba che non è solo presente nelle lontane periferie ma anche nelle zone adiacenti al centro e non è un problema solo dal punto di vista dell’immagine ma anche dell’igiene.
Sono tutte preoccupazioni queste del Cartello Sociale che tendono certamente a contribuire per un accoglienza all’altezza della sfida ma senza dimenticare le esigenze di tutti i portatori di interesse locali e dei cittadini agrigentini. In ultimo un plauso va fatto agli operatori turistici, soprattutto a quelli che gestiscono strutture ricettive, per gli sforzi immani che stanno producendo per tutelare l’ immagine della città e garantire servizi decorosi nonostante l’emergenza.