Come se nulla fosse. In realtà il sindaco di Favara non ha commesso alcun reato; ha solo salutato un compagno, deceduto ieri, con il più classico dei saluti come avviene quando si tratta di manifestazioni comuniste: braccio sinistro alzato e pugno rigorosamente chiuso.
Nessun grido allo scandalo, nessuna recriminazione contro Palumbo (anche se oggi la nostalgia non dovrebbe essere più di moda) e nessuna accusa. Lui, e tutti i compagni presenti, hanno pensato di fare in questo modo. Stop.
La domanda che facciamo adesso, invece, è la seguente: immaginiamo una manifestazione fra “camerati” ed, alla fine, a conclusione del discorso, i presenti fascisti alzino il braccio destro con tanto di mano aperta.
Se si fosse trattato di un sindaco di destra a quest’ora sarebbe al pubblico ludibrio con tanto di dimissioni presentate e fortemente richieste da quella sinistra radical chic che grida allo scandalo e mette alla gogna il malcapitato fascista.
A Favara, invece, su Palumbo i radical chic fanno silenzio!