E ’ in calendario, come appena fissato, il prossimo 17 ottobre, innanzi alla Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria, il secondo processo di secondo grado a carico del già condannato all’ergastolo Antonio De Pace, 32 anni, l’infermiere calabrese che la notte del 31 marzo del 2020 ha ucciso la fidanzata, il medico Lorena Quaranta, 27 anni, di Favara, nella loro casa a Furci Siculo. Come già pubblicato, la Cassazione ha annullato la sentenza di condanna con rinvio ad altra sezione di Corte d’Assise d’Appello ma solo limitatamente alla valutazione di applicabilità delle attenuanti generiche dopo il ricorso della difesa. Le attenuanti invocate, e da valutare, sarebbero legate allo stato di agitazione, ansia e angoscia derivato dalla pandemia covid in corso all’epoca del delitto. Se i giudici d’Appello riconosceranno come sussistenti tali attenuanti, la condanna sarebbe ridotta scongiurando il “fine pena mai”.
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