Si può raccontare la propria vita anche se … non è successo nulla di straordinario? Si possono tirare fuori dal bagaglio della memoria, personaggi, aneddoti, scene che potrebbero far parte della vita di ciascuno … e far ridere? Un fulmine a ciel sereno è un racconto personale e sincero che nasce proprio dall’esigenza di parlare di sé, dall’impossibilità di essere normale, di essere soltanto uno. In scena ci sarà un attore e doppiatore agrigentino tra i più amati: Paolo Macedonio è pronto a tornare a casa al seguito di questo suo viaggio tutto personaggi e ricordi, tra un’inaspettata Sicilia rock’n’roll e una Roma magica e cinica dove, ad un certo punto della sua carriera, si è trasferito. Tutto visto sotto la lente dell’irriverente, sconcio, deflagrante, devastante potere della risata, che tutto annulla e permette sempre di ricominciare.
Un fulmine a ciel sereno di Paolo Macedonio (scritto con Moira Angelastri e Alberto Lo Porto), regia di Gaetano Aronica, fa parte del cartellone Estate nel mito del Parco archeologico e paesaggistico di Agrigento: andrà in scena mercoledì prossimo (4 settembre) alle 21 a Villa Durrueli, a Realmonte; poi venerdì alle 21 al Museo civico archeologico della Badia di Licata, per chiudere questa mini tournée domenica 8 settembre alle 21 al Teatro Panoramica dei Templi. Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito con registrazione su eventbrite.
UN FULMINE A CIEL SERENO. Paolo Macedonio racconta la sua vita di ragazzo della provincia di Agrigento che insieme a cinque amici, passa il suo tempo in giro per il paese, fra birre, risate e chiacchiere fino alle 6 del mattino. Ha un padre medico molto ansioso che lo aspetta in piedi tutte le notti, una mamma insegnante, una nonna che lo adora e gli perdonerebbe qualsiasi cosa. Ma un giorno qualcuno gli dice che ha talento e Roma lo aspetta … Solo sul palcoscenico, Macedonio diventa di volta in volta tutte le persone che incrocia.