Aldo Mucci, SGS scuola : “Una vita nel sindacato, posso dare qualche consiglio al Ministro Valditara”

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“Ho sempre pensato che per fare un lavoro come quello che faccio sia necessaria una grande  passione ed una forte propensione ad ascoltare con intelligenza e comprensione ogni singolo lavoratore, e credo che ci sia bisogno di questo per poter vivere in prima persona il mondo del lavoro e dare anche un senso alla vita.

Lo dichiara Aldo Mucci, del sindacato SGS che continua: “Non ho mai considerato un fatto di altruismo fare il sindacalista.  Ho conosciuto il dramma dei lavoratori delle miniere siciliane, ho combattuto insieme a loro in tutti i siti, per riconquistare la  dignità lavorativa ed esistenziale. Ho fatto lo sciopero della fame, incatenandomi nei pressi dell’obelisco di Montecitorio, Palazzo Chigi. (REPUBBLICA – Gabriele Gugino 22.4.2007). In quella “drammatica” circostanza, ho ricevuto l’abbraccio e l’affetto di  Dario Fo, Premio nobel per la letteratura, e della moglie, la senatrice Franca Rame. Ricordo che Dario Fo ebbe parole straordinarie per quel mio gesto: “Mucci è un folle intellettuale con grande coscienza critica”.  Così come sono stato a Lampedusa per difendere i salari dei lavoratori ecologici, incatenandomi  con i loro familiari presso il comune. Così come mi sono battuto per dire basta allo  sfruttamento – durato 21 anni – dei lavoratori ex lsu – ata. Così come mi sono battuto, insieme ai genitori dei bambini disabili, ai quali veniva negata l’assistenza, un servizio che ho sempre ritenuto parte integrante dei “pilastri” fondamentali della Scuola. Poi la scuola, i suoi lavoratori, collaboratori scolastici, amministrativi, DSGA. Un mondo affascinante ma tremendamente fragile  e problematico. Un universo costellato da lavoratori straordinari pronti a dare   il meglio di se. La scuola è il cuore pulsante di una comunità dove i suoi figli crescono culturalmente, psicologicamente e socialmente. La scuola è maestra di vita, non può sottostare a rinunce economiche, programmatiche ecc. a secondo dell’andamento del PIL o altro marchingegno governativo. Non ci si può riempire la bocca di programmi che “rivoluzionerebbe” la nostra scuola: Agenda Sud, PNRR se poi a questi non si aggiungono i quattrini.  Al Ministro Valditara che mi auguro di incontrare presto, dirò che i “suoi” progetti sono fermi, – lo sa già – che il personale scolastico non basta, consiglierò di essere più incisivo, energico nei confronti del governo, in particolare con il ministro del MEF, il quale continua a chiedere sacrifici e tagli ai ministeri. Non possiamo tagliare la cultura, il futuro dei nostri ragazzi e con loro i sogni lavorativi di tanti giovani, in attesa di fare qualche mese presso la scuola tal dei tali  per “accumulare” punteggio e passare in prima fascia” – conclude Aldo Mucci.

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