La mini manovra all’Ars, gli aggiornamenti

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Le variazioni di bilancio, appena approvate dal governo, navigano all’Assemblea Regionale. Lo stato dell’arte dell’esame verso il voto finale. L’intervento di Schifani.

La mini manovra finanziaria, ovvero le variazioni di bilancio appena approvate dal governo Schifani, adesso navigano all’Assemblea Regionale in attesa dell’approdo al voto finale. Il presidente della Regione ha confermato ampia disponibilità al dialogo con i deputati, non precludendo a priori delle modifiche a un testo “positivo e costruttivo” – come lo definisce – ma non blindato. E Schifani prospetta: “Cercheremo di migliorare ancora i contenuti, ascoltando maggioranza e opposizione. Il governo intende avviare il dialogo con le forze politiche mantenendo un atteggiamento rigoroso e improntato a un lavoro che porti a una silenziosa assunzione di responsabilità perché questo è ciò che si aspettano i cittadini”.

Il disegno di legge punta su due priorità: la lotta alla crisi idrica e l’acceleratore economico con finanziamenti agevolati alle imprese tramite l’Irfis. La dotazione è di 350 milioni di euro, a cui si sommano 74 milioni di euro assegnati dal governo nazionale nell’ambito del disegno di legge per la riforma fiscale e come risarcimento per le minori entrate determinate dalla riforma dell’Irpef. Nel testo si contano 35 articoli. Si è svolta la discussione generale in Commissione Bilancio, in presenza dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino, impegnato a lavorare anche sulla finanziaria 2025. Poi tappa nelle commissioni di merito. Tra le misure più caldeggiate dal governo vi è il prestito d’onore, fino a 10.000 euro, agli studenti universitari per incentivarli a studiare in Sicilia, contro l’emigrazione intellettuale. E poi il sostegno alle aziende sottoposte ad amministrazione giudiziaria, con un fondo da 4 milioni di euro per aiutare gli amministratori giudiziari di beni confiscati a salvare le aziende dal fallimento. Nel frattempo la maggioranza di centrodestra si è divisa sul disegno di legge di riforma degli Enti locali, che è rientrato, per la seconda volta, in Commissione. Le opposizioni sono già sulle barricate, e il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola, tuona: “Schifani ha perso la bussola della sua maggioranza. Siamo pronti a presentare diversi emendamenti e a chiedere il voto segreto in aula su ogni articolo”.

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