Confintesa: “C’è un disegno contro di noi”

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Confintesa come sindacato rappresentativo ha chiesto, per l’ennesima volta, di partecipare come uditori all’incontro fissato per giorno 23 c.m. al Dipartimento della Funzione Pubblica vista l’importanza degli argomenti all’ordine del giorno.

A dire il vero anche nei giorni scorsi aveva chiesto di essere ricevuto dal Presidente Schifani: lo aveva chiesto sia singolarmente che insieme agli altri sindacati di categoria, che seppur non rappresentativi, lavorano e lottano come noi affinché vengano ascoltate le problematiche dei lavoratori del comparto ed in particolare nei confronti delle categorie A e B.

Nessuna risposta e questo non fa altro che rafforzare la nostra idea, ovvero che abbiamo tutti contro, sia come sindacato che come dipendenti, una sorta di “grande disegno” contro chi rappresenta le categorie più deboli del comparto regionale.

Tutti contro, proprio così.

Il Presidente Schifani che punta sui giovani, con nuove assunzioni, per rimodernare la macchina amministrativa dimenticando quanti lavoratori di categoria A e B portino avanti diversi settori strategici dell’amministrazione regionale. I “vecchi sindacati” convinti di detenere ancora un potere, potere che mettono in atto, perché

qualcuno glielo consente, ponendo un veto alle nostre partecipazioni: hanno firmato un contratto penalizzante soprattutto per A e B e che, alla luce delle numerosissime cancellazioni, parlano solo di aumenti, pochi spiccioli, e di arretrati, soldi dovuti, per fare leva sui colleghi.

L’opinione pubblica, che vede i dipendenti regionali come dei privilegiati, e le testate giornalistiche che sanno solo scrivere, a carattere cubitale, dei futuri aumenti senza però evidenziare quanto siano aumentati i prezzi negli ultimi tre anni rispetto agli stipendi, bloccati e bassi, soprattutto per le categorie A e B.

Rappresentiamo nuovamente la necessità, dopo decenni di promesse tradite dalla politica e dai suddetti sindacati, che venga affrontata in maniera concreta la risoluzione dei diritti lesi negli ultimi vent’anni quali ad esempio diritto alla carriera, anticipazione TFR, contributi pensionistici, ecc.

Confintesa vuole far conoscere e denunciare a Roma e all’Europa le violazioni perpetrate dall’amministrazione regionale nei confronti dei circa 5000 “invisibili” lavoratori A e B negli ultimi vent’anni: è un impegno gravoso, che richiede tempo, ma necessario per le pesanti discriminazioni subite. 

Sproniamo infine i colleghi, per le future iniziative che intraprenderemo, speriamo anche insieme agli altri nascenti sindacati di categoria, affinché partecipino numerosi, dimostrando una

volta per tutte il reale interesse alla risoluzione dei problemi sopra menzionati: serve una presa di coscienza, serve superare il disfattismo, serve la partecipazione e soprattutto bisognerebbe evitare di piangersi addosso facendo il gioco del governo/politica/vecchi sindacati. Dobbiamo trovare, insieme, la forza per protestare compatti. Meritiamo rispetto e non indifferenza.

La Segreteria Regionale

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