Concorso regionale “Ricambio Generazionale”- profilo Funzionario Avvocato: il TAR-Palermo dichiara improcedibile il ricorso e condanna la ricorrente, originaria di Ribera (AG), al pagamento delle spese di lite in favore dei candidati controinteressati vincitori di concorso

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Nel 2021 l’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica per la Regione siciliana ha indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di n. 88 unità di personale per il ricambio generazionale nell’Amministrazione regionale, di cui 8 posti sono stati assegnati al profilo di Funzionario Avvocato (Cat.D).

All’esito di tale procedura concorsuale fra i vincitori per il profilo di Funzionario Avvocato figuravano alcuni candidati originari dell’agrigentino e la Dott.ssa Ida Cuffaro, che nelle more del processo e, a seguito della delibera della Terza Commissione del CSM del 17 gennaio 2024 è stata assegnata, dopo 12 mesi da Magistrato ordinario in tirocinio a Roma, presso il Tribunale di Vibo Valentia, rinunciando dunque al posto di Funzionario Avvocato per la Regione Sicilia.

Tuttavia, avverso la graduatoria finale di merito e nei confronti dei candidati risultati vincitori è stato proposto un ricorso giurisdizionale innanzi al TAR-Palermo da una partecipante, originaria di Ribera (AG), non risultata vincitrice di concorso.

Al fine di resistere a tale azione, i candidati vincitori di concorso agrigentini e la Dott.ssa Ida Cuffaro, si sono costituiti in giudizio con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, i quali hanno eccepito l’infondatezza del ricorso.

Nondimeno, nelle more del processo, la Regione Siciliana – Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica ha proceduto allo scorrimento della graduatoria finale di merito relativa al predetto concorso e la ricorrente ha ottenuto la propria posizione utile in graduatoria.

Pertanto, il competente Assessorato Regionale ha successivamente proceduto a stilare anche nei confronti della ricorrente il relativo contratto di lavoro individuale, a tempo pieno e indeterminato, subordinandone l’efficacia e la validità, all’effettiva presa in servizio.  

Tuttavia, con D.D.G. 3678 del 26.08.2024, l’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e Della Funzione Pubblica ha dovuto procedere alla risoluzione del contratto di lavoro della ricorrente, a causa della sua ingiustificata mancata presa in servizio presso la sede e il giorno indicata, in contratto, per l’assunzione.

Durante lo svolgimento dell’udienza di discussione nel merito, gli Avv.ti Rubino e Impiduglia, nell’interesse dei propri assistiti hanno eccepito improcedibilità del ricorso e dei successivi motivi aggiunti proposti dalla ricorrente, in quanto quest’ultima con D.D.A. n. 3678 del 26 agosto 2024 era stata dichiarata decaduta dall’assunzione disposta in suo favore, non avendo preso servizio entro il termine assegnato dall’Assessorato regionale.

Ebbene, con sentenza del 28.10.2024, condividendo le eccezioni sollevate dagli  Avv.ti Rubino e Impiduglia, il TAR-Palermo, ha dichiarato improcedibile il ricorso principale e i successivi motivi aggiunti in ragione della sopravvenuta dichiarazione di carenza di interesse alla decisione del ricorso da parte della ricorrente, e in virtù del principio della soccombenza virtuale ha condannato la ricorrente alla refusione delle spese di lite in favore dei candidati vincitori controinteressati e dell’Amministrazione regionale.  

Pertanto, per l’effetto della suddetta pronuncia i candidati vincitori di concorso potranno continuare a svolgere le proprie funzioni di Funzionario Avvocato all’interno dell’Amministrazione regionale, tranne la Dott.ssa Ida Cuffaro che è risultata vincitrice del concorso in Magistratura.

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