E’ stato scarcerato perchè del tutto incapace di intendere e di volere Giovanni Barreca, il muratore di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, che, con la figlia minorenne e una coppia di amici, un anno addietro ha torturato e ucciso la moglie Antonella Salamone e i figli Kevin, 15 anni, ed Emanuel di 5. E’ stata una strage consumata al culmine di un folle rito di liberazione dal demonio confessata dall’uomo poche ore dopo i delitti. La Procura di Termini Imerese ha disposto una perizia psichiatrica su Barreca che, dalla cella, ha continuato a farneticare sulla presenza del demonio tra i suoi congiunti e della necessità di salvarli con una sorta di esorcismo. E’ stato disposto un ricovero in una Rems, una struttura che ospita le persone con patologie mentali. Sulla capacità di intendere e di volere della figlia, anche lei rea confessa delle torture e dei delitti, si pronunceranno i periti il 7 novembre. L’autorità giudiziaria non nutre, invece, dubbi sulla lucidità mentale dei due complici Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia incontrata da Barreca e dalla Salamone durante riunioni di preghiera. I due hanno sempre sostenuto di non aver partecipato ai delitti, ma di aver solo aiutato i Barreca a liberarsi dalle presenze demoniache con preghiere, e hanno raccontato di essere andati via dalla villetta della famiglia prima degli omicidi. L’analisi dei tabulati telefonici nelle ore della strage li ha smentiti.
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