Approvato il Rendiconto 2023, Schifani: “Ripianato il disavanzo per 3,1 miliardi, un risultato storico”. La prospettiva della Finanziaria, i contributi e le elezioni per le Province.
La giunta regionale ha approvato il rendiconto 2023, da cui emerge che il disavanzo si è ridotto dai 7 miliardi e 300 milioni di euro del 2018 ai quasi 898 milioni di euro attuali. E l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, in conferenza con Schifani, prospetta addirittura un surplus dopo il superamento del disavanzo. E spiega: “L’abbattimento di ben 3,1 miliardi del disavanzo della Regione determina un impatto notevolissimo. Possiamo sperare di passare nel 2024 o nel 2025 dal deficit al surplus. Significherebbe che la Sicilia entrerà nel novero delle Regioni virtuose”. E Schifani rilancia: “Si tratta di un record senza precedenti, che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo, riducendo di più di 3 miliardi le passività.
Al contempo, con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni: un altro impegno che abbiamo mantenuto”. Schifani è adesso pronto a guerreggiare per approvare la Finanziaria 2025 entro il termine del prossimo 31 dicembre. E promette: “Seguirò direttamente la Finanziaria, mi trasferirò per questo motivo all’Assemblea Regionale, così come ho fatto in occasione delle variazioni di bilancio. Per noi approvare la Finanziaria entro l’anno è importante per non bloccare la spesa con l’esercizio provvisorio. L’anno scorso l’obiettivo è stato centrato perché la manovra è stata approvata l’8 gennaio. Lavoreremo giorno e notte perché si possano trovare elementi di sintesi. Sono abbastanza fiducioso, perché ho una squadra che lavora bene al di là delle polemiche o pseudo polemiche. C’è una maggioranza estremamente compatta e ne sono fiero, penso che si possa continuare a lavorare bene in questi anni perché ci sono tutti i presupposti”.
Poi Schifani interviene in riferimento alla erogazione dei contributi e ai ricorrenti casi giudiziari che ne derivano. E afferma: “Sono pronto a collaborare perché si metta ordine anche con una norma-quadro che disciplini le regole di sussistenza dei requisiti per potere ottenere questi contributi. Tale norma potrebbe essere inserita nella Finanziaria, in raccordo con i partiti”. Poi il presidente interviene nel merito delle elezioni per le Province, l’annullamento delle elezioni di secondo livello a dicembre, e il ripristino dell’elezione diretta: “Sono convinto che se l’elezione diretta nelle ex Province fosse approvata resisterebbe alla presunzione di incostituzionalità. Ma questo è fuori dal dibattito politico del governo. Su questo tema il Parlamento regionale è sovrano, ha deciso di differire le elezioni di secondo livello. Io tifo per l’elezione diretta al di là della costituzionalità o meno, perché la legge Delrio è fallita”.