Regione, scosse politiche di assestamento

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Alleanze politiche ed elettorali, patti federativi, adesioni e impegni: panoramica sulle dinamiche in corso nella coalizione (non più di tanto) del centrodestra siciliano.

Sulla scacchiera politica del centrodestra si muovono re e regine, alfieri, cavalli e torri. Un nuovo progetto comune, in conferenza di presentazione oggi, è un patto federativo tra Forza Italia e Movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo, insieme a Roberto Lagalla e Gianfranco Miccichè. Forza Italia e Movimento per le Autonomie hanno già collaudato la stretta di mano politica ed elettorale alle Europee. I Lombardiani hanno contribuito ad eleggere a Bruxelles Caterina Chinnici, che ha beneficiato però della rinuncia del recordman di preferenze Edy Tamajo. Tajani ha benedetto il patto tra Forza Italia ed Mpa, anche come contrappeso al dinamismo di Noi Moderati, di Maurizio Lupi e Saverio Romano, alleati, altrettanto con patto federativo, con la Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro, appena accolto all’assemblea nazionale di Noi Moderati, che alle Europee è stato in lista con Forza Italia. Cuffaro ha prospettato l’obiettivo di un partito di centro, nel quale comprendere anche l’Udc di Lorenzo Cesa e del coordinatore regionale Decio Terrana. Nel frattempo Saverio Romano ha strappato alla Lega la deputata regionale Marianna Caronia. Oltre Caronia, si sussurra l’adesione a Noi Moderati anche dell’assessore regionale all’Istruzione Mimmo Turano, che è stato presidente della Provincia di Trapani e che ambirebbe ancora alla presidenza della Provincia candidandosi alle elezioni per il ripristino degli Enti intermedi tra Comuni e Regione. Altra indiscrezione indica anche Cateno De Luca, sindaco di Taormina, interessato a valutare l’atterraggio in casa centrista con Noi Moderati. Fratelli d’Italia osserva alla finestra. Sotto traccia però coverebbero dei malumori con Forza Italia, perché sostenitrice dello ius scholae per la cittadinanza ai migranti e di una revisione dell’autonomia differenziata. E Schifani? Il presidente della Regione ha già incassato l’ok alla ricandidatura nel 2027 da parte di Tajani. Raffaele Lombardo gli ha giurato fedeltà e gli ha garantito che Lagalla e Miccichè non sono e non saranno contro di lui.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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