Spelacchio non c’è più. Adesso troviamo subito (con accesso agli atti) il pelo nell’uovo in questo albero

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Oggettivamente spelacchio era inguardabile. Peggio anche di quello che la Raggi, a Roma, piantò di fronte il Campidoglio.

Ad Agrigento è accaduta la stessa cosa. La settimana scorsa qualcuno trasportò un albero di natale per piazzarlo in piazza Stazione. Un vero e proprio obbrobrio che non doveva essere nemmeno caricato sul camion che lo ha trasportato. Avrebbero dovuto essere gli autisti stessi del mezzo pesante a rifiutarsi di trasportare uno sconcio del genere. Eppure è stato anche montato e “allestito” con addobbi che facevano più specie rispetto allo spelacchio stesso. E’ stato il primo cittadino, Francesco Miccichè, unitamente a tanti altri agrigentini, ad accorgersi che quell’albero tutto sembrava tranne che un addobbo di natale da piazzare, tra l’altro, in una pubblica piazza cittadina.

Subito rimosso, da oggi in piazza Stazione splende un albero di natale davvero degno di questo nome. Quasi 15 metri di e tanto di luci e fiori come Cristo comanda.

Bello, luminoso, alto e ben allestito. Eppure, siamo certi, che ancora una volta qualcuno avrà da ridire anche su questa splendida creatura da oggi piazzata nel cuore della città e apriporta di un imminente evento straordinario che si chiama Agrigento Capitale della Cultura 2025.

Qualcuno vuole scommettere un euro bucato che ci sarà da ridire?

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