Maxi operazione antimafia della Squadra Mobile a Palermo: 17 arrestati in carcere e 2 ai domiciliari. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, ruota intorno al mandamento Uditore-Passo di Rigano. Alcuni degli indagati hanno già scontato delle condanne, e in libertà hanno riacquisito le proprie posizioni di potere nel mandamento tramite il controllo e la gestione delle attività produttive legate in particolare al settore dell’edilizia. Tra di loro vi sono tre scarcerati eccellenti di Cosa Nostra, ovvero Franco Bonura, Agostino Sansone e Girolamo Buscemi, ritenuti non solo mafiosi ma anche uomini d’affari nel settore immobiliare e dei lavori edili. Nel corso delle indagini sono stati documentati anche sporadici incontri in locali ricettivi o in fondi agricoli per consolidare relazioni con politici e imprenditori, o per confrontarsi sullo stato dell’associazione mafiosa. Si è proceduto al sequestro preventivo di beni immobili, imprese, quote sociali e rapporti bancari, riconducibili, a vario titolo, agli indagati per un valore stimato di circa 10 milioni di euro.
In carcere, oltre a Francesco Bonura, Girolamo Buscemi e Agostino Sansone, anche Giovanni Buscemi, 67 anni; Eugenio, Dario e Giacomo Avellino, di 56, 29 e 63 anni, Alessandro e Giuseppe Costa, di 40 e 60 anni, Gaetano Manlio Porretto, 70 anni, Giuseppe Sansone, 77 anni, Gaspare Perna, 55 anni, Angelo Rosario Parisi, 70 anni, Giusto Catania, 42 anni, Domenico Salerno, 52 anni, Roberto Sansone e Mauro Pace, di 41 e 76 anni. Agli arresti domiciliari Antonino Buscemi e Michele Spataro, di 70 e 71 anni.