A Caltabellotta, in provincia di Agrigento, un uomo di 47 anni, Salvatore Benfari, saldatore, è morto vittima di un incendio divampato nella palazzina dove ha abitato, in via Roma, nel centro cittadino. Benfari è stato insieme al padre in una cantina adiacente all’edificio, in cui risiedono anche gli anziani genitori. E, per cause da accertare, il fuoco si è scatenato dentro l’appartamento della coppia di anziani. Benfari è stato allarmato dalle grida delle due figlie, di 12 e 8 anni, in balia delle fiamme.
Lui si è precipitato in casa per salvarle. Poi Benfari è rientrato con il padre per salvare l’anziana madre, che è stata anche lei trascinata fuori. E poi lui è rientrato ancora per tentare di rimediare all’incendio, ma è stato intrappolato mortalmente dal fuoco e dal fumo. L’anziana, di 73 anni, è stata prima trasportata all’ospedale di Sciacca, e poi trasferita in elisoccorso al Centro gravi ustioni di Palermo. Illese le due bambine.
Sul posto hanno lavorato i Vigili del fuoco, i Carabinieri e i sanitari del 118. Il sindaco, Biagio Marciante, all’Adnkronos ha commentato: “Non doveva finire così. Stentiamo ancora a crederci. L’intera comunità è sconvolta, ci stringiamo alla famiglia in questo momento di profondo dolore. A dare l’allarme sono stati i vicini. Le fiamme erano alte e il fumo usciva dalle finestre. In tanti si sono prodigati a dare una mano in qualche modo. Purtroppo per Salvatore non c’è stato nulla da fare. Era un operaio altamente specializzato, un saldatore, aveva lavorato in diversi cantieri nel nord Italia e poi da un anno era tornato a Caltabellotta. Una storia comune a tante altre famiglie di emigranti. Una famiglia tranquilla e felice. Non doveva finire così.”