A Palermo il carro del 399simo \”Festino di Santa Rosalia\” è stato realizzato con uno sguardo verso gli ultimi

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di Dorotea Rizzo

Manca davvero poco al \”Festino di Santa Rosalia\” numero 399. Per la realizzazione del carro del festino della Santa Patrona della città, che sfilerà a Palermo il 14 luglio, è stato fatto un accurato studio di sostenibilità al fine di utilizzare materiale di risulta  risparmiando così denaro pubblico, in linea con lo spirito francescano di Biagio Conte e dello stesso Papa Francesco di destinare risorse e attenzione agli ultimi.

A maggio sono iniziate le fasi di progettazione e realizzazione dei bozzetti e del modello in scala del carro trionfale, esattamente nella Bottega 7 dei Cantieri Culturali alla Zisa, sede del Mu.Sa.R. (Museo diffuso Santa Rosalia) progetto dell\’Accademia di Belle Arti di Palermo. Il 12 giugno il gruppo di lavoro, costituito dalle scenografe e scenografi dell\’Alf Leila (associazione nata dall\’incontro tra Maurizio Maiorana e due ex allieve dell\’Accademia di Belle Arti di Palermo: Alessia D\’Amico e Nikita Schifaudo) affiancate dalle allieve dei corsi di Scenografia dell\’AbaPa, ha allestito il cantiere esecutivo nel piazzale a lato della Chiesa di Tutti i Popoli alla Missione di Speranza e Carità in cui è sepolto   Biagio Conte. Si tratta di un lavoro iniziato già da un po\’ tempo   insieme agli artigiani e operai della Missione.La statua della Santa che sfilerà nel Carro è stata realizzata da Franco Reina per il Festino 2017 e gran parte del ferro utilizzato è di recupero grazie a una dismissione del Comune di Palermo.

\”Rosalia è sogno, quello di un Festino francescano, che guarda agli ultimi e lo fa anche attraverso queste scelte che recuperano ciò che di bello è stato, ciò che ancora può essere usato e avere nuova vita – dice Fabrizio Lupo, scenografo e autore del tema del sogno di questo 399simo Festino, insieme a Gaspare Simeti, responsabile tecnico organizzativo del Comune di Palermo per il Festino; e Filippo Sapienza, storico dell\’arte e autore di alcuni dei testi recitati durante le rappresentazioni del Festino -. Tra tutti i sogni che raffiguriamo nella messa in scena di questo corteo Trionfale, e che abbiamo trasferito in ogni pezzo che compone il maestoso Carro onirico del 399° Festino, c\’è quello di fratel Biagio. Durante un incontro avvenuto il 26 luglio 2022, già molto malato, vedendo un bozzetto del Carro, mi chiese di porre la Santa nella parte bassa, più vicina alla gente e non isolata su un\’alta torre, lontana da tutti. Il sogno di unire la gente sotto qualcosa che è al di sopra di tutto, una fede che appartiene al credente e all\’ateo, al sacro e al profano, che accoglie e unisce tutto e tutti proprio come fratel Biagio che accettava tutti, soprattutto gli ultimi e li chiamava \’gli accolti\”.

\”Il Festino di Santa Rosalia di quest’anno, che mi piace definire come il 400-1 – ha detto il sindaco Roberto Lagalla – è molto importante perché è quello che ci condurrà al Festino del quattrocentesimo e quest’anno si ispira a due figure che hanno rappresentato nel migliore dei modi Palermo e che a questa città hanno dato tanto, diventando preziosi esempi da custodire. Mi riferisco a padre Pino Puglisi, del quale quest’anno ricorre il trentesimo anniversario dell’uccisione per mano mafiosa, e al missionario laico Biagio Conte, un’altra figura entrata di diritto nella storia di Palermo, della quale abbiamo il dovere di non disperderne l’eredità\”.

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