Un bracciante agricolo palmese di 34 anni, Calogero Allegro, con precedenti di polizia, è rimasto ferito ad una gamba da un colpo d’arma da fuoco, esploso da uno sconosciuto, nella tarda serata di sabato, in Corso Sicilia nel centro di Palma di Montechiaro, nelle vicinanze di un bar.
L’uomo è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata dove attualmente si trova ricoverato nel reparto di Chirurgia. I carabinieri della Compagnia di Licata, e i loro colleghi della Stazione di Palma di Montechiaro hanno avviato le indagini, e ascoltato già alcune persone.
Ancora poco chiara la dinamica dell’agguato. Il palmese, nell’estate di 5 anni fa, fu arrestato dai militari dell’Arma poiché sorpreso a coltivare una maxi piantagione di Canapa indiana composta da oltre tremila piante, poi condannato.
Un cognome conosciuto quello di Calogero Allegro, parente di Rosario, ucciso nel novembre del 1989 insieme ad un’altra persona, Transpadano Anzalone, in piazza Matteotti da due killer che poi riuscirono a fuggire dopo un conflitto a fuoco con i carabinieri che erano giunti sul posto. Anche altri esponenti della famiglia Allegro, in quegli anni contrapposta alla Stidda furono vittime di agguati.