A Rosario Greco non è contestata l’omissione di soccorso. Il padre di Simone: “Buttate la chiave”

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Oggi, mercoledì 17 luglio, ai funerali di Simone D’Antonio a Vittoria partecipa anche il vice presidente del Consiglio e ministro, Luigi Di Maio, e il padre, Antonio D’Antonio, si sfoga così: “A Di Maio chiedo di cambiare queste leggi. Chi ha ucciso mio figlio non deve tornare in libertà. Devono buttare la chiave della cella dove è rinchiuso. Non lo devo uccidere io ma ci deve pensare lo Stato. Ecco perchè chiedo a Di Maio e Salvini di fare qualcosa per cambiare queste leggi”. Il Tribunale di Ragusa ha convalidato l’arresto dell’investitore, Rosario Greco. Il suo difensore ripete che è incensurato, e non pregiudicato. Ha bevuto birra e sniffato cocaina prima dell’incidente, come accertato dalle analisi dell’alcoltest e dello stato psicofisico dell’Azienda sanitaria. Un elemento di novità è che a Rosario Greco non è contestato dalla Procura il reato di omissione di soccorso, perché dopo la tragedia Greco non è fuggito ma è rimasto sul posto per diversi minuti. Addirittura ha prestato il cellulare alla madre di Alessio per telefonare al 118. Qualcuno dei presenti l’ha pure strattonato, tanto che a lui il cellulare è scivolato dalla mano. Ciò è testimoniato dalla telecamera piazzata in via 4 Aprile, e da una foto tratta dal filmato.

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